Jay-Z, Harry e Brad Pitt nuove frontiere del maschio vulnerabile

(di Alessandra Baldini) Jay-Z, il principe Harry e Brad Pitt come "le nuove nuove frontiere della vulnerabilità maschile". In un articolo sull'ultimo numero di Vanity Fair, l'ex stagista della Casa Bianca Monica Lewinsky descrive le tre celebrità come l'"antidoto" a un'epoca in cui "la nuova elite al potere a Washington e l'involgarimento della nostra cultura fanno di tutto per proiettare una caricatura datata di mascolinità 24 ore su 24 e sette giorni su sette". Sono almeno tre anni che la protagonista di un copione che la mise in piazza giovanissima come protagonista di una scena di sesso orale col presidente Bill Clinton nell'Oval Office esprime perle di saggezza sui costumi del nostro tempo. Due anni fa, proprio su Vanity Fair, l'ultraquarantenne Monica era tornata in pista con un saggio sulle ripercussioni personali del Sexgate dichiarando che "era arrivato il momento di bruciare il basco e il vestito blu" e dare uno scopo alla sua vita "raccontando la storia dal suo punto di vista", per aiutare altri come lei, finiti nel tritacarne di una "pubblica umiliazione". Nel nuovo articolo, l'ex stagista scopre un trend: "Una serie di uomini famosi che negli ultimi mesi hanno fatto i conti con gli stereotipi maschili dando vita a qualcosa di completamente nuovo: sensibile, impegnato, vulnerabile, perfino femminista.  Alleluia".
 Brad Pitt che ammette l'alcolismo in una intervista con GQ dopo il divorzio da Angelina Jolie, Jay-Z infedele dichiarato e pentito nel video "Footnotes for 4:44", Harry d'Inghilterra alle prese con la depressione dopo la morte della madre Diana, sono i protagonisti di una "trinità" di "nuovi maschi" agli antipodi del "sessismo che vediamo ovunque dal mondo dell'high tech alla politica".
    Monica, che non nomina mai esplicitamente Donald Trump ne' il suo predecessore Clinton nell'articolo, si sente rincuorata: "Fa bene vedere una crepa nell'implicito contratto tra uomini, le loro emozioni e l'intera società".