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Gli scacchi olografici di Star Wars sono realtà

Gli scacchi olografici giocati da R2-D2 e Chewbecca nella saga di Star Wars sono realtà, grazie ad una nuova tecnologia molto economica che permette di ottenere ologrammi a colori in 2D e 3D molto più realistici e brillanti di quelli attuali. La tecnica, riportata sulla rivista Scientific Reports, è stata sviluppata da ricercatori dell’Università dello Utah e le sue possibili applicazioni sono molte, dagli ologrammi per distinguere la valuta autentica ai documenti di riconoscimento, dall’intrattenimento alla pubblicità.

Di solito quando un’immagine viene proiettata, come in un ologramma, si spreca un sacco di luce perché quando quella bianca è riflessa da un oggetto siamo in grado di vedere soltanto il colore che viene riflesso verso i nostri occhi, mentre tutti gli altri scompaiono. Il gruppo guidato da Rajesh Menon ha scoperto una tecnica molto più efficiente prendendo in prestito lo stesso principio che sta dietro i colori sulle ali delle farfalle: invece di riflettere solo un colore la luce bianca viene riflessa interamente, facendo vedere tutti i colori contemporaneamente in diverse posizioni.

Inoltre, mentre i classici ologrammi hanno bisogno di laser sia per essere creati che per essere osservati, quelli del gruppo dello Utah possono essere visti con una normalissima luce bianca e, cosa ancora più importante, si possono osservare da ogni angolazione senza cambiamenti nei dettagli dell’immagine. Le applicazioni per questa nuova tecnologia si prospettano interessanti: dagli ologrammi di sicurezza stampati sulla valuta a cartellini di riconoscimento, patenti di guida e passaporti, dall’intrattenimento per cinema e parchi divertimento a foto e video olografici per la pubblicità su particolari piattaforme.

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