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Crocetta: "Pronto a fare le primarie". E il Pd convoca la segreteria

PALERMO. "Mi candido alla presidenza della Regione". Rosario Crocetta, dopo tanti annunci, questa volta, in conferenza stampa, lo ribadisce presentando anche la lista in suo sostegno, 'il Megafono', e il manifesto della sua campagna elettorale con lo slogan "La Sicilia ai siciliani".

Una scelta non casuale, tanto che il governatore uscente dice subito: "Il candidato non lo sceglie Roma e neppure Milano, io sono in campo". E al segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti che ieri aveva sostenuto la necessità di creare una coalizione e un programma prima della scelta del candidato, Crocetta dice: "Una coalizione c'è già, ed è quella che sta sostenendo il governo".

"Il paradosso politico è che per il Pd ma anche per i centristi il mio governo ha lavorato bene eppure poi si fa il gioco 'levati tu che mi ci metto io' - sostiene Crocetta - Chi non mi vuole lo fa per tanti motivi: c'è chi per interessi personali, chi per motivazioni di corrente e chi per nostalgia del passato". "Se c'è qualcuno che vuol candidarsi faccia pure, mi riferisco ai vari Davide Faraone e Giuseppe Lupo - prosegue - Facciamo le primarie, io ci sarò. Ma voglio primarie vere e democratiche con regole certe".

Per quanto riguarda il "modello Palermo" sponsorizzato dal sindaco Leoluca Orlando, Crocetta afferma: "Io non faccio finta di non volere i partiti per poi fare liste finte con i politici dentro; io i partiti li voglio e penso a una coalizione larga anche con la sinistra e movimenti civici veri. Se poi qualcuno pensa di voler candidare un pupo sia chiaro: io non sono un pupo, sono un candidato di garanzia, come ho dimostrato in questi cinque anni, essendo leale con chi mi sostiene".

Intanto, il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, ha convocato la segreteria sabato prossimo alle 10 nella sede del partito in via Bentivegna, a Palermo. All'ordine del giorno: "situazione politica regionale". Parteciperanno anche gli assessori regionali del Pd, la presidenza del gruppo parlamentare all'Ars e i presidenti dell'Assemblea e della direzione regionale del partito.

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