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In una grotta l''istantanea' di uno tsunami

Tra gli strati rocciosi di una grotta marina in Indonesia è stata scoperta 'l'istantanea' di uno tsunami avvenuto 5.000 anni fa. Si tratta della traccia fossile meglio conservata trovata finora. Lo spiegano sulla rivista Nature Communications i ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore, guidati da Charles Rubin.

E' un ritrovamento da record: è infatti la prima traccia dell'attività di un antico tsunami trovata in una caverna marina, la prima per un periodo così lungo nell'Oceano Indiano e quella meglio conservata nel mondo. La scoperta è stata fatta in una grotta a sud di Banda Aceh, città devastata dallo tsunami del dicembre 2004. I resti della grotta hanno mostrato strati di sabbia, escrementi di pipistrelli e altri detriti depositati dagli tsunami avvenuti tra 7.900 e 2.900 anni fa.

I ricercatori hanno scavato nella grotta sei 'trincee', analizzando i vari strati e datandoli con il radiocarbonio. Sono così riusciti a vedere uno strato ben conservato, e datarlo a 5.000 anni fa. I resti indicano che 11 tsunami sono stati generati in quel periodo dai terremoti avvenuti lungo la faglia Sunda Megathrust, che va da Myanmar a Sumatra nell'Oceano Indiano.

In 5.000 anni ci sono stati due millenni senza tsunami, e un secolo con ben quattro. In generale, gli tsunami più piccoli si verificano uno relativamente vicino all'altro, per poi essere seguiti da lunghi periodi di inattività, e poi di nuovo da grandi terremoti e tsunami, come quello del 2004. Gli tsunami rimangono però imprevedibili. Anche se si riescono a dare degli allerta dopo un terremoto, non sempre i sismologi riescono a prevederli con esattezza. "Nei primi 10 minuti dopo un sisma non si hanno i dati sul movimento della faglia coinvolta, quindi si fanno ipotesi molto rapide", spiega Alessandro Amato, sismologo dell'Istituto nazionale di vulcanologia e geologia (Ingv). Per questo, anche se si emette un allerta dopo un sisma, non sempre lo tsunami si verifica. "Quello che si sa è che il 70-80% sono generati da grandi terremoti che avvengono in zone costiere. Altre cause possono essere frane ed eventi vulcanici", conclude.

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