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Bilancio della Regione, la Corte dei conti chiede di nuovo la bocciatura

PALERMO. Le misure messe a punto negli ultimi 20 giorni da Crocetta e dall'assessore all'Economia Alessandro Baccei per turare le falle nel bilancio 2016 non sono sufficienti. Questo ha detto stamani il procuratore della Corte dei conti, Pino Zingale, tornando a chiedere la bocciatura del bilancio della Regione.

E così la seduta che doveva servire a superare le obiezioni sollevate dai magistrati contabili nel giudizio di parifica di qualche settimana fa si è trasformata in un nuovo bivio. Ora tocca alle sezioni riunite, presiedute da Maurizio Graffeo, decidere se le misure sono sufficienti, come sostiene il governo, o se il bilancio 2016 va bocciato. Sarebbe la prima volta nella storia della Regione. La decisione è attesa per le prossime ore, anche se non è escluso possa scivolare a domani vista la delicatezza della situazione.

Il procuratore Zingale ha contestato che i fondi creati da Baccei per attutire il rischio di perdite per contenziosi, debiti delle partecipate e derivati finanziari siano sufficienti. In particolare, secondo Zingale, dai derivati potrebbe arrivare una perdita di oltre 200 milioni mentre nel fondo rischi ne sono stati accantonati appena 20.
Gli stessi dubbi sono stati avanzati per il fondo che dovrebbe coprire le perdite delle partecipate, in cui Baccei ha accantonato appena 3 milioni.

Allo stesso modo Zingale ha sottolineato che contro la Regione sono pendenti oltre seimila cause, alcune delle quali valgono centinaia di milioni. E anche in questo caso il fondo predisposto per far fronte alle eventuali sconfitte risulterebbe insufficiente.

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