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Federer a un passo dalla leggenda: undicesima finale a Wimbledon

LONDRA. A una vittoria dalla leggenda: fra Roger Federer e l'ottavo sigillo dei Championships è rimasto il solo Marin Cilic, suo avversario nella finale di domenica. In 2h18' il campione di Basilea ha superato in tre set Tomas Berdych (7-6 a 4, 7-6 a 4, 6-4), raggiungendo l'11/a finale sui prati SW19, la 29/a in un torneo dello Slam di una carriera inimitabile.

Una vittoria di ordinaria amministrazione, la 90/a conquistata sui sacri prati londinesi: sempre in controllo del gioco e del punteggio, non appena ha avuto bisogno di alzare il livello di gioco (nei due tie-break e nel terzo set), Federer puntualmente è salito in cattedra. Sostenuto soprattutto dalla battuta, che gli ha assicurato 13 ace, e l'84% di punti sulla prima di servizio. Un'arma in più che gli ha consentito di centrare l'ottava vittoria consecutiva contro il 31enne ceco (19 in totale, 6 sconfitte), protagonista di un'ottima partita.

Sulla soglia dei 36 anni (che compirà il prossimo 5 agosto), lo svizzero diventa il secondo più vecchio finalista dei Championships, dopo Ken Rosewall (sconfitto nella finale del 1974, a 39 anni e 246 giorni). Una longevità straordinaria, quella di 'King' Roger, alla 70/a partecipazione a un torneo dello Slam, la 19/a nell'All England club. "Non ci posso credere - l'entusiasmo dello svizzero, al termine del match -. Mi sento un privilegiato a giocare di nuovo una finale di questo torneo. Lo scorso anno è stata dura, dopo la semifinale persa mi sono dovuto fermare. Ho fatto il papà a tempo pieno e adesso sono di nuovo qui".

Domenica, nella partita numero 102 sui prati di Church road (eguagliato il record dello statunitense Jimmy Connors), Federer troverà dall'altra parte della rete Cilic, sconfitto in sei dei sette precedenti (compresa la vittoria lo scorso anno qui, dopo essere stato sotto due set). "Con Cilic sarà un grande spettacolo. E' un bravo ragazzo, ci conosciamo da tanto tempo", ha commentato Federer. Il 28enne nato a Medjugorie è il secondo croato a raggiungere la finale, dopo Goran Ivanisevic nel 2001.

In poco meno di tre ore ha sconfitto lo statunitense Sam Querrey, conquistando la finale a Wimbledon per la prima volta dopo 11 partecipazioni, la seconda in una prova dello Slam (vittoria degli Us Open nel 2014). "Sam ha giocato davvero un tennis di alto livello, soprattutto nel primo set - il commento del croato -. Nel proseguo del match sono cresciuto nella risposta, che è stata la chiave di questa vittoria. Federer? Sta giocando il miglior tennis della sua carriera su questo campo, che sente come casa propria ormai. Ma io mi voglio concentrare sul mio tennis, e giocarmi le mie possibilità".

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