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Ciclista clinicamente morto salvato e ora curato in bici

Clinicamente morto a causa dell' interruzione della funzione cardiocircolatoria prima e poi di quella respiratoria, soccorso tempestivamente e salvato con due defibrillazioni un ciclista sta ora sperimentando un innovativo sistema di cura in bicicletta, portato avanti dagli Istituti di ricovero e cura Gruppo Iseni di Lonate Pozzolo (Varese), seguito pedalata per pedalata da un cardiologo anche lui appassionato delle due ruote. Protagonista della storia a lieto fine è Vincenzo Vitale, 44 anni, di Merate (Lecco), un appassionato corridore oltre che un ciclista anche da 70 km al giorno. Lo scorso 13 giugno stava prendendo parte a una gara podistica vicino a Monza: a un certo punto ha avuto un malore. Salvato in ambulanza, all'ospedale San Gerardo del capoluogo gli è stato inserito un defibrillatore interno. L'intervento è stato coordinato dal dottor Andrea Macchi che è anche direttore degli Istituti del Gruppo Iseni. Oggi fa due sedute di ciclismo a settimana, di circa 60 minuti ciascuna, insieme al cardiologo.
   

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