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Nuova ricerca dimostra perchè essere generosi rende felici

MILANO. Essere generosi accende i neuroni della felicità: lo hanno osservato per la prima volta i ricercatori dell’Università di Lubecca, in Germania, in collaborazione con l’Università di Zurigo e la Northwestern University di Chicago.

I risultati dello studio, pubblicati su Nature Communications, aprono così una nuova 'finestra' sul cervello, facendo luce su connessioni nervose inedite dove potrebbero affondare le radici biologiche dell’altruismo.

«La società trae beneficio dalla generosità dei suoi membri, ma questo genere di comportamento - scrivono gli autori della ricerca - comporta dei costi, perché richiede che le risorse del singolo vengano investite per il benessere degli altri. Nonostante ciò, i comportamenti generosi sono comuni e spesso avvengono in situazioni in cui non servono a guadagnare una buona reputazione o a migliorare le condizioni del destinatario a cui è rivolto il gesto. Per queste ragioni, le teorie economiche tradizionali non riescono a spiegare la generosità. La ricerca in ambito psicologico, invece, suggerisce che una possibile motivazione stia nell’aumento della propria felicità».

Per verificare se questa fosse la vera 'molla' della generosità, i ricercatori hanno sottoposto ad una risonanza magnetica funzionale 50 volontari per monitorare la loro attività cerebrale durante un test psicologico. Nel corso della prova, è stato chiesto a metà dei partecipanti di elencare i modi in cui avrebbero speso uno stipendio mensile di 100 franchi svizzeri per loro stessi (ad esempio per comprarsi da mangiare), mentre all’altra metà è stato chiesto come li avrebbero spesi a beneficio di altre persone (per esempio per portare gli amici o il partner fuori a cena). Questi ultimi, indotti a pensare in maniera generosa, sono risultati essere più altruisti anche in una successiva prova, e hanno mostrato una maggiore attività in corrispondenza di un’area del cervello associata alla percezione della felicità. Messi insieme, questi risultati indicano quali sono le regioni cerebrali che fanno da ponte unendo l’area della generosità con quella della felicità.

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