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Tela svela Sassoferrato inedito

SASSOFERRATO (ANCONA) - La "Devota Bellezza", la mostra su Giovan Battista Salvi (1609-1685), detto il Sassoferrato, in corso fino al 5 novembre a Sassoferrato (Ancona) si arricchisce di una nuova opera: una tela di Pietro da Cortona, appartenuta un tempo a Federico Zeri. Salvi si sarebbe ispirato a questo quadro per uno dei suoi disegni concessi in prestito alla mostra dalla regina Elisabetta seconda. Il soggetto della tela, nella quale la Sacra Famiglia è raffigurata di notte, all'aperto, non è del tutto chiaro: alcuni studiosi sostengono che rappresenta un "Riposo durante la fuga in Egitto", come ipotizzava Zeri. Nel riprodurla, il Sassoferrato modifica però alcuni elementi all'apparenza secondari. Colloca infatti i personaggi in un interno, limitandosi a mostrare il paesaggio attraverso una finestra aperta alle spalle della Vergine, mentre il tavolo, che nel dipinto è coperto da una tovaglia sulla quale ci sono fiordalisi, gelsomini e margherite gialle, viene raffigurato come un altare ornato da simboli macabri.
   

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