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Migranti, Renzi: "Ci vuole un numero chiuso, non si può accogliere tutti"

ROMA.- "Chi dice che lo ius soli rovina l'Italia non si rende conto che è una norma di civiltà, non c'entra con la sicurezza ma dobbiamo anche dire che ci deve essere un numero chiuso di arrivi, non ci dobbiamo sentire in colpa se non possiamo accogliere tutti".  Lo dichiara Matteo Renzi, a 'Ore Nove', sullo scontro in Ue sui migranti.

"Nel 2018 si discuterà del bilancio, se altri paesi che si sono impegnati ad accogliere non lo fanno, credo sia giusto che l'Italia dica che non contribuirà a pagare 20 miliardi al bilancio Ue".

"La posizione dell'Ue, ho visto anche il dibattito di Emma Bonino - prosegue l'ex premier -, non dipende dalla scelta dell'ultimo governo ma da un regolamento di Dublino poi modificato e reso forte nel 2013 che decide che chi arriva in Ue va accolto dai singoli paesi di primo approdo. E' colpa di Dublino, non abbiamo deciso noi di spalancare le porte. Nel 2015 abbiamo fatto un accordo perché anche altri paesi Ue potessero farsi carico ma è rimasto sulla carta".  Renzi fa riferimento a un'intervista di Emma Bonino in cui l'esponente radicale sosteneva che la decisione di far avvenire gli sbarchi dei migranti in Italia è frutto di un accordo del governo Renzi con la Ue.

"I piani operativi che riguardano sia Triton che Sophia prevedono esattamente che il coordinamento di tutti gli sbarchi e' deciso dal centro di Roma e che devono avvenire in Italia", ha poi ribadito ieri la Bonino.

"Il Migration compact, il cui estensore è stato Carlo Calenda con un grande lavoro, è confluito nel piano Merkel per l'Africa, spero che possa essere valorizzato al meglio dalla Germania e dall'Italia, al G20 rappresentata dal nostro Paolo Gentiloni".

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