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Dalla DS21 alla DS3 cabrio, 50 anni di guida en plein air

ROMA - Un viaggio lungo più di cinquant'anni con la modernità che incontra la storia nella suggestiva cornice della Città Eterna. Un test drive, rigorosamente 'en plein air', per le vie storiche di Roma fino al lago di Bracciano al volante della DS3 Cabrio e della sua diretta antenata, la DS21 Cabriolet, presentata per la prima volta a Parigi al Salone dell'Automobile del 1959, su iniziativa della Carrosserie Henri Chapron. È stato questo il lei motiv dell'evento organizzato dal marchio DS per testare novità ed avanguardie di un marchio che nel 2018 vedrà il suo punto di sviluppo maggiore con l'ampliamento della rete a cinquanta imprenditori su tutto il territorio nazionale.

Design innovativo e tecnologia di bordo ai massimi livelli si sposano con la raffinatezza e ricercatezza degli interni della DS3 cabrio che è disponibile con sette motorizzazioni (tre motori benzina 3 cilindri PureTech, due motori benzina 4 cilindri THP e due motori diesel 4 cilindri BlueHDi) dotati della tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction), tre cambi (cambio manuale 5 o 6 rapporti, cambio pilotato o cambio automatico di ultima generazione), ed emissioni di CO2 a partire da 92 g/km. A bordo la tecnologia offerta dal mirror screen con Apple CarPlay e MirrorLink per Android, va di pari passo con i sistemi di assistenza alla guida come l'Active City Brake per evitare i tamponamenti in città nonché i dispositivi previsti dal Ds Connect Box. Un concentrato di avanguardia, stile ma anche e soprattutto personalizzazione. Elementi che legano questo modello, con un sottilissimo ed invisibile fil rouge, alla storica DS21. Tra le versioni del passato testate sulle strade della Capitale e dintorni anche la DS21 del 1968 appartenuta ad Ennio Morricone. ''Solo diversi anni dopo averla acquistata in Sardegna e rimessa a nuovo, facendo una ricerca al Pra di Bari ho scoperto che la mia auto storica era appartenuta alla società Bis Croma Roma e rivenduta due anni dopo ad Ennio Morricone'' ha raccontato Pierluigi Giannini, medico di professione al pronto soccorso di Castellaneta in Puglia e appassionato di Ds da sempre. ''Ho iniziato ad interessarmi alle auto storiche e poi, scavando tra i ricordi, mi sono ritrovato delle foto in cui da bambino ero in posa proprio accanto ad una DS ed è stato subito amore''. Dopo una ricerca serrata, nell'agosto del 1988 Giannini acquista questa DS21 (riverniciata di bianco) per la cifra di 12 milioni di lire. Nessuno, neppure il proprietario precedente, ne conosceva la storia. Eppure su quei sedili, in quell'abitacolo si nascondeva un segreto inconfessabile, scoperto dal dottore pugliese solo diversi anni dopo il restauro (con la vernice bordeaux che è tornata alla luce) ed una serie di indagini.

Accanto all'auto appartenuta ad uno dei compositori più importanti di sempre, la più anziana DS19 Decapotable del 1964, appartenente al presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, e poi ancora una DS21 cabrio del 1966 del collezionista Massimo Vigano, la DS21 cabrio del '68 di Mario Maselli e la DS21 iniezione elettronica, evoluzione finale delle cabriolet DS, del collezionista Enzo Forgione.

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