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Chiudere le porte ai migranti, l'Inps:
"Ci costerebbe 38 miliardi"

ROMA. La chiusura delle frontiere ai cittadini extracomunitari fino al 2040 potrebbe costare alle casse dell'Inps 38 miliardi. E' quanto emerge da una simulazione presentata oggi dal presidente Inps, Tito Boeri, secondo il quale con la chiusura delle frontiere agli immigrati fino al 2040 avremmo 73 miliardi in meno di entrate contributive e 35 miliardi in meno di prestazioni sociali destinate agli immigrati "con un saldo netto negativo di 38 miliardi".

Insomma, dice Boeri, "una manovrina in più da fare ogni anno per tenere i conti sotto controllo".

"I dati diffusi oggi dal presidente dell'Inps Boeri sono l'ennesima conferma di come il contributo degli immigrati sia fondamentale per la tenuta del nostro sistema previdenziale e non solo. Che l'Italia non possa fare a meno dell'immigrazione emerge in maniera lampante dagli indici demografici, dal mercato del lavoro, da ricerche e studi in campo economico, a partire da Confindustria". Lo afferma Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani.

Ma c'è chi contesta i dati di Boeri, come il deputato di Forza Italia Luca Squeri.  "I preventivi del presidente dell'Inps Boeri su quanto può costare all'ente previdenziale un'eventuale chiusura delle frontiere italiane ai migranti lasciano il tempo che trovano: l'accoglienza indiscriminata comporta costi ben più grandi in termini di sicurezza, decoro e coesione sociale. Costi che pesano sulle spalle dei cittadini".

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