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Cura la sclerosi con la cannabis, "la compro al mercato illegale"

 Dopo nove anni di sofferenze quotidiane causate dalla Sclerosi multipla, il 48enne barese Nicola Loiotile, a giugno dell'anno scorso, ha scoperto la cannabis terapeutica e i benefici che questa gli procura appena l'assume. Purtroppo però, denuncia Nicola, "la burocrazia costringe me e tanti altri malati a dover ricorrere al mercato illegale per recuperare la cannabis, perché tra un ciclo e l'altro della terapia che ci prescrive il medico, capita di stare anche mesi senza il farmaco". Nicola spiega che dovrebbe "assumere ogni giorno un grammo di Bediol, che mangio; e due grammi di Bedrocan che inalo con il vaporizzatore".

Ma, sottolinea, "da due mesi attendo di poter avere il Bedrocan e in passato sono stato anche tre mesi e mezzo senza entrambi i farmaci". Nicola spiega che per questo motivo si va spesso "a cercare la cannabis altrove sperando di poter stare finalmente meglio. Ma tante volte capita di trovare un prodotto di pessima qualità, che ci fa sentire molto male". Per Nicola, che fa parte dell'associazione 'La piantiamo' di Racale (Lecce), formata prevalentemente da malati per facilitare l'uso della cannabis terapeutica, occorrerebbe permettere ai malati di coltivare la cannabis. "Potremmo vivere meglio nonostante la mia malattia", rileva Nicola che lancia un appello "al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a intervenire per porre rimedio a un meccanismo che sta condannando noi malati a una vita di sofferenze".

   

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