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La guardia costiera libica: dalle ong segnali luminosi ai barconi

IL CAIRO. La Guardia costiera libica torna a puntare il dito contro le "ong europee" fra le cause dell'aumento del flusso di migranti verso l'Italia. Secondo una nota diffusa dalla Guardia costiera navi di organizzazioni non-governative usano in alcuni casi anche "segnali luminosi" per "indicare alle imbarcazioni dei trafficanti la direzione verso le navi di salvataggio".

"I trafficanti sanno che il viaggio dei migranti non dura che poche ore e che le navi delle ong usano in alcuni casi segnali luminosi notturni per indicare alle imbarcazioni dei trafficanti la direzione verso le navi di salvataggio", si sostiene in un comunicato pubblicato la notte scorsa dalla "Guardia costiera e sicurezza portuale" libica su Facebook.

"Si è notata un'intesa presenza di ong europee nella regione settentrionale di Sabratha, cosa che ha costituito una delle cause che hanno portato all'aumento del numero degli immigrati", premette il comunicato. Dopo aver denunciato l'uso delle segnalazioni luminose, la Guardia costiera libica ha sostenuto inoltre che "le navi dei trafficanti sfruttano pertanto questa strategia per aumentare le probabilità di successo del proprio business, sapendo che le ong effettuano operazioni umanitarie di salvataggio in mare dei migranti".

Già in passato la Marina libica, da cui dipende la guardia costiera, aveva più volte accusato le ong di essere un fattore di stimolo del traffico dei migranti.

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