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La cyber-sicurezza delle reti elettriche è una priorità per il G7

Serve una strategia comune di difesa per proteggere le infrastrutture elettriche dai cyber-attacchi: è questo l'obiettivo a cui lavorano i rappresentanti dei grandi del G7, riuniti a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per discutere di sicurezza informatica nel comparto elettrico, in continuità con quanto avvenuto nel 2015 a Berlino e nel 2016 in Giappone. A indicare la via è la 'stella polare' della ricerca, e in particolare quella italiana può giocare un ruolo di primaria importanza, come spiega Giovanna Dondossola, esperta del Dipartimento Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione della società pubblica Rse (Ricerca sul sistema energetico).

"La globalizzazione ormai riguarda anche le infrastrutture - afferma la ricercatrice - e per questo è fondamentale che i vari Paesi mettano a confronto le loro esperienze e condividano le strategie, per allinearsi a livello istituzionale". Del resto sono ancora freschi nella memoria gli ultimi episodi di cyber-attacchi "che tra il 2015 e il 2016 hanno causato diversi black-out in Ucraina", ricorda Dondossola.

"E' fondamentale imparare a gestire il rischio e mettere in campo misure tecnico-organizzative per non farsi trovare impreparati in caso di emergenza". L'Italia, che per questo workshop fa gli onori di casa ricoprendo la presidenza di turno del G7, può giocare un ruolo di primo piano grazie alla sua ricerca nel settore energetico. Sul tema della sicurezza informatica delle reti elettriche "l'Italia non ha mai perso un passo - sottolinea l'esperta - e continua a dare un importante contributo anche a livello internazionale".

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