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Omicidio stradale per Diele, ora l'udienza di convalida dell'arresto

Domenico Diele

SALERNO. Una folla commossa e addolorata ha partecipato questo pomeriggio, nella chiesa del 'Volto Santo', nel quartiere di Pastena, a Salerno, ai funerali della 48enne Ilaria Dilillo, morta in un incidente stradale la notte tra venerdì e sabato, nei pressi dell’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano, nel Salernitano.

A provocare l’incidente, secondo la ricostruzione della polizia stradale, l’attore Domenico Diele, che alla guida della sua Audi A3, sotto l'effetto di stupefacenti, ha tamponato lo scooter della donna che stava rientrando dopo aver trascorso una serata con le amiche. L’attore è stato fermato e per domani è fissata l'udienza di convalida dell’arresto.
«Diele si disperava per l’accaduto», racconta Ferdinando Giordano, ex del Grande Fratello 11, il primo ad arrivare sul luogo dell’incidente mentre stava facendo ritorno a Salerno. Per chi la conosceva, Ilaria era una donna socievole e benvoluta e in tanti oggi si sono stretti intorno al padre, distrutto da dolore.

«Aveva una parola buona per tutti - racconta un amico - era sempre solare e gioiosa. Aveva passato un brutto periodo a causa della morte della madre, ma si stava riprendendo. Aveva incominciato da poco ad uscire di nuovo, a frequentare gente e a vivere». È stato lo stesso don Francesco Coralluzzo, durante l'omelia, a ricordare che Ilaria era «una donna piena di fede, una persona estremamente buona, animata dal dare e ricevere amore, sono certo che la mamma Mara oggi accoglie in cielo la sua creatura».

«Le amiche - aggiunge il parroco della chiesa Volto Santo - hanno scritto due lettere accorate dove la tratteggiano come «quella persona che mette tutto da parte per donarsi, per esserci, che anche dopo la perdita della cara madre, donna esemplare, ha dato e anche di più».
Don Francesco, poi, ha fatto suo il pensiero del padre Nicola "animato da spirito di misericordia ma anche di giustizia, senza incappare nella sete di vendetta». Una delle due lettere parla di Ilaria come di una «splendida creatura». «Il tuo messaggio - si legge ancora - è questo: ragazze, dai, organizziamoci per il nostro caffè, vogliamoci bene, per il solo piacere di stare insieme. Tu, carissima, sei per noi la storia infinita, un libro che non smetteremo mai di leggere, colonna sonora delle nostre vite, di aneddoti, di amicizia pura. Un film che mai avrà fine». Tantissimi anche i messaggi di cordoglio sui social.
Incredulo e addolorato il padre Nicola, un appuntato dei carabinieri in congedo. Sorretto dall’altro figlio, Francesco e da sua moglie Annamaria, l’anziano viveva con Ilaria nella zona orientale della città. I due, padre e figlia, si sostenevano a vicenda soprattutto dopo la morte della madre, alla quale Ilaria era legatissima, avvenuta a febbraio dello scorso anno.
«Mi hanno rovinato l’esistenza. Ilaria - racconta il padre - era l’unico sostegno. Adesso io sono finito». Ed ora ha solo un filo di voce per chiedere giustizia. Intanto, l’attore si trova in carcere a Fuorni (Salerno) con l'accusa di omicidio stradale aggravato. L’udienza di convalida si terrà domani. Il 32enne non avrebbe potuto guidare, in quanto la patente gli era stata sospesa.
L’Associazione sostenitori della Polizia stradale (Asaps), ha fatto sapere i presidente Giordano Biserni, ha dato mandato al proprio avvocato «di promuovere la costituzione di parte civile nel procedimento penale per la morte di Ilaria. E non ci sta a sentir parlare di sconti ed attenuanti l’avvocato Domenico Musicco, presidente della Onlus Avisl, una associazione che difende i familiari delle vittime della strada e sul lavoro

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