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Prato celebra il biscottificio Mattei al Centro per l'arte Pecci

PRATO - Si avvia a celebrare i 160 anni di attività il Biscottificio Antonio Mattei, di Prato, che vanta un francobollo commemorativo emesso come simbolo del made in Italy e premi alle Esposizioni di Parigi del 1867, quando venne inaugurata la Torre Eiffel, ma sa anche parlare il linguaggio contemporaneo come ha dimostrato in occasione della presentazione dei nuovi biscotti con pistacchi e mandorle al Centro per l'arte Luigi Pecci.

Una variante dei tipici biscotti alle mandorle con un pizzico di pinoli che danno la nota aromatica, voluta dai quattro fratelli Elisabetta, Francesco, Letizia e Marcella Pandolfini, che si è dimostrata valida anche all'aperitivo e in abbinamento col salato. Nella rinnovata sede del Centro Pecci, una sorta di 'astronave' approdata tra città e autostrada, il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha sottolineato come "questo luogo straordinario racconta la contemporaneità di questa città toscana. Un racconto che funziona - ha detto il sindaco - perché ha solide radici delle quali è parte il Biscottificio Mattei, con la sua capacità di affermarsi nel mondo. Mi piace il connubio tra arte contemporanea e eccellenze del gusto, e l'augurio è che il Centro Pecci diventi quello che i Mattei già sono: un simbolo di passione, dedizione nel lavoro, e creatività".

Nella bottega storica, a due passi dal Duomo, del fondatore Antonio Mattei è preservata la ricetta a base di uova, zucchero e farina dei tipici biscotti, già apprezzati dal decano dei gastronomi italiani, Pellegrino Artusi, e sfornati almeno cinque volte al giorno, sotto la supervisione di Francesco, senza alcun uso di lievito e di burro.

"Non smetteremo mai di ringraziare la nostra città - ha detto Francesco Pandolfini, che segue la produzione dolciaria - per il forte legame col nostro biscottificio. Per la presenza quotidiana dei pratesi, senza i nostri biscotti per loro non è Natale, e per le amorevoli osservazioni che ci hanno riportato sulla buona strada quando abbiamo sbagliato e al contempo ci hanno incoraggiato a sperimentare il cioccolato fondente e il pistacchio, mantenendo tipicità come il Pan di ramerino, la stracciata fiorentina, e il filone candito, un dolce nato per celebrare Firenze Capitale con ciliegie candite, in versione tricolore".(ANSA).

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