Dall’orbita terrestre ai voli interplanetari, lo spazio prepara il terreno per il futuro, passando per le nuove opportunità offerte da intelligenza artificiale e big data: il salone internazionale dell’aerospazio di Parigi ha aperto all’insegna del futuro. A testimoniarlo la presenza del presidente francese Emmanuel Macron, accanto all’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) Thomas Pesquet, che ha recentemente concluso la sua missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
A parlare di nuovo, nella più antica rassegna dedicata all’aeronautica e al trasporto spaziale, c’è per la prima volta un padiglione nel quale si discutono le idee per il futuro presentate da piccole aziende e start up, che hanno voce accanto ai colossi dell’industria aerospaziale. Intelligenza artificiale, robotica e l’uso di enorme banche dati al servizio dello spazio sono fra i temi discussi in questa culla dell’innovazione, insieme a idee sulle tecnologie per i futuri voli umani interplanetari e per trasmissioni di dati più rapide dai veicoli in orbita e la Terra.
E’ probabilmente il segnale di una rivoluzione che vede tra i protagonisti anche l’Italia, con tecnologie innovative capaci di fare dello spazio un’attività più accessibile, ad esempio con uno dei pochi motori che possono adattarsi a lanciatori diversi per dimensioni e concezione. E’ il caso del motore P120C costruito dalla Avio negli stabilimenti di Colleferro (Roma), destinato a portare in orbita i futuri lanciatori dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), come il successore di Vega, il Vega C, e il successore di Ariane 5 , l’Ariane 5.
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