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Crisi di governo e Regionali di novembre
D’Alia: «Candidati? Presto per i nomi»
Miccichè: «Pure noi voteremmo Grasso»

PALERMO. «Crocetta non può essere il nostro candidato alle Regionali: per questo, per correttezza, siamo usciti dalla giunta. Grasso? Irriguardoso tirare la giacca di continuo alla seconda carica dello Stato. Il nome sia deciso dalla coalizione, le primarie rischiano di dividerci». Lo afferma,  in un’intervista a firma di Riccardo Vescovo sul Giornale di Sicilia, Gianpiero D’Alia, leader dei Centristi per l’Europa, che non ha voluto commentare la decisione della Mangano di restare in giunta malgrado l’invito a dimettersi.

«Già da mesi avevamo iniziato la discussione su questa esperienza di governo e sulla preparazione delle prossime elezioni ma avevamo deciso di soprassedere su richiesta del Pd fino all'approvazione della legge di bilancio regionale e alla conclusione della tornata elettorale amministrativa. Adesso questa scelta ci sembra un atto di correttezza anche nei confronti di Crocetta perché se si decide che non può essere il nostro candidato a presidente della Regione è obiettivamente scorretto stare in un governo da lui presieduto. È una decisione politica, adesso ciascuno si regoli».

Intanto, sulle prossime regionali e soprattutto sulla possibile candidatura di Pietro Grasso per il Centrosinistra, Gianfranco Miccichè commenta: «Se Grasso si candidasse, lo sosterrebbe anche Forza Italia». Il leader degli azzurri in Sicilia spiega in un articolo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia: «Se il presidente del Senato si candidasse - ragiona Miccichè -, sarebbe come se la seconda carica dello Stato si candidasse. E io non vado contro lo Stato. Lo voto pure io e lui non può rifiutare il mio voto».

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