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Tormentoni estivi, è l'anno del Despacito da record/VIDEO

 In tutto il mondo Despacito (Lentamente), il tormentone della star portoricana Luis Fonsi, infrange ogni record. Primo nelle vendite dagli Usa all'Italia, primo nelle classifiche radio, è il successo dell'anno anche nel nostro paese con 6 dischi di Platino e 12 settimane consecutive al primo posto nelle classifiche di iTunes, Apple Music, Spotify, Tim Music e Shazam oltre che di vendita. In America è stabile da settimane di fila in vetta alla Billboard Chart dove è la terza canzone in lingua spagnola ad essere mai entrata nella storia della classifica Usa, mentre in Gran Bretagna, dove mai una canzone in spagnolo era arrivata in vetta alle vendite, è primo e stabile da 5 settimane. Il video ha superato da gennaio 4,6 miliardi di visualizzazioni risultando così la traccia più scaricata di tutti i tempi sulle piattaforme di streaming. Lo ha annunciato Universal Music Latin Entertainment. Il precedente record apparteneva a Justin Bieber con la sua hit 2005 Sorry, vista 4.38 miliardi di volte. Fonsi, in una nota, ha commentato che lo streaming ha aiutato la sua musica a raggiungere ogni angolo del pianeta.

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Despacito è interpretato da Luis Fonsi con una leggenda del reggaeton come Daddy Yanke. "Non conosco il segreto di questo successo: so solo che quando l'ho scritta sentivo di aver fatto qualcosa di buono, un pezzo divertente con un testo tagliente ma non volgare, sensuale ma non sessuale. Ho voluto scrivere il testo con una donna proprio perche' non ci fosse nulla di irrispettoso, solo voglia di divertirsi e danzare", ha dettp Fonsi.

Il brano, che anticipa un disco in arrivo nella seconda parte dell'anno, e' anche un'evoluzione stilistica per un artista attivo da 19 anni e con 8 album all'attivo: "Il mio pop latino e' sempre stato ibrido, ne' troppo sentimentale, ne' troppo danzereccio, ma ho sempre messo al primo posto le ballate. Questa volta invece ho voluto calcare la mano sul lato ritmico inserendo solo quattro ballad: non sara' una svolta drastica, ma certamente non sono piu' l'artista del primo album di 19 anni fa anche perche' oggi il pop richiede musica a tempo, la gente ha voglia di danzare". Nel disco ci saranno tre collaborazioni ancora da svelare, e proprio in queste ore il cantautore sta pensando a un'ipotesi di featuring con un artista italiano, proprio lui che gia' nel 2008 collaboro' con Laura Pausini nel brano 'Todo Vuelve a Empezar': "Il bello del mio genere e' che posso espandermi in ogni direzione, da un duetto con il piu' grande cantautore latino di sempre Juan Gabriel fino ad Afrojack". E il contagio latin pop non e' solo un fenomeno passeggero: "Dalla tropical house all'hip-hop tutto cio' che ha un sapore latino si sta diffondendo, magari anche solo con uno strumento etnico che si inserisce: io ad esempio in 'Despacito' ho voluto mettere il cuatro, un chitarrino tipicamente portoricano che si suona nel periodo natalizio. Penso che l'inserimento di questi suoni molto naturali sopra beat elettronici sia fantastico".

Intanto, mentre si prepara a una tournee europea che iniziera' a fine giugno con sei settimane di concerti in Spagna, l'artista spera di tornare in Italia tra l'estate e l'autunno. Prima del successo di 'Despacito' fu qui che nel 2000 ebbe uno dei suoi momenti dal vivo piu' emozionanti: "Ero ancora un giovane artista e fui invitato a esibirmi davanti a Papa Giovanni Paolo II per il Giubileo: fu importante dal punto di vista spirituale, perche' sono molto cattolico, ma anche come giovane musicista, perche' ci saranno stati almeno due milioni di persone!". E per Fonsi non fu l'ultimo evento eccezionale dal vivo, dal momento che nel 2009 suono' di fronte a Barack Obama per il concerto in onore del Premio Nobel per la Pace: "Finii su tutti i giornali norvegesi perche' avevo fatto ballare il principe!".

n Italia, Despacito  è un vero e proprio successo testimoniato dai 6 dischi di Platino ottenuti grazie alle vendite nel nostro paese e dall’affetto che il pubblico ha dimostrato a Fonsi durante la sua partecipazione ai Wind Music Awards quando l’Arena di Verona ha ballato e cantato con lui. E dalle decine di parodie che ha scatenato. Qui due video esilaranti di The Jackal

E l'ultimo

 

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