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L'Italia passeggia sul Liechtenstein: finisce 5-0 per gli azzurri

ROMA. Appuntamento al Santiago Bernabeu, il prossimo 2 settembre. L’Italia di Giampiero Ventura va in vacanza con un 5-0 al Liechtenstein e una data ben segnata sull'agenda del suo cammino verso i Mondiali di Russia 2018. La vittoria nell’ultima partita della stagione è arrivata, la goleada attesa solo a metà: la differenza reti con la Spagna resta ampia.

In contemporanea con la vittoria azzurra al Friuli, più faticosa di quanto dica il punteggio contro i 'dilettantì di Vaduz, gli spagnoli hanno vinto a Skopje 2-1. Il primato del girone resta in condominio, come il vantaggio nella differenza reti ridotto solo in parte (e visto l’andamento della gara di Udine, meno di quanto Ventura si aspettava): +18 la Spagna, +14 l'Italia. Per evitare lo spareggio da secondi, la nazionale di Ventura avrà probabilmente una sola via, andare a vincere a Madrid alla ripresa di inizio settembre.

E dal 5-0 sul Liechtenstein, Ventura pensa di poter trarre qualche insegnamento: primo, che la fretta è nemica della sua giovane Italia. Allo stadio Friuli, il ct senza gli infortunati Verratti e Marchisio fa esordire Pellegrini a centrocampo, al fianco del veterano De Rossi, e non rinuncia al 4-2-4 testato pochi giorni fa contro l’Uruguay. Dietro, Bonucci diffidato resta in panchina preservato per Madrid. Il Liechtenstein risponde con un 4-5-1 bloccatissimo. La partenza azzurra invia buoni segnali, appena due minuti e sul bel lancio di De Rossi Candreva insacca ma viene fermato da un fuorigioco che in realtà non esiste.

Ma è una falsa impressione, perchè per tutto il primo tempo gli azzurri soffrono. Poca scioltezza sulle fasce, Spinazzola a sinistra spinge più di Darmian, Candreva a destra punge ma è sempre impreciso nell’ultimo passaggio. Manca la fluidità di manovra, e il guizzo vincente. Così la densa difesa dei rossi di Pauritsch ha gioco facile.

Belotti appare fuori dallo sviluppo, Immobile già al tiro al 9' è impreciso. Ci si mette anche il portiere Hobi, attento e reattivo, che toglie dai piedi di Belotti la palla buona sul rasoterra di Candreva (17'). L’Italia perde fiducia, e il Liechtenstein addirittura osa: è la mezzora, e sull'azione dell’unica punta, Flick, Polverino sfiora il gol con una gran botta da 30 metri. Così, il vantaggio azzurro non può che arrivare da una prodezza personale, ed è del 10 Insigne: Spinazzola lo pesca in area, sinistro, stop di petto, girata e destro al volo sotto l’incrocio. Da applausi. Ci riprova due volte Immobile, su assist di Insigne (39', ma sparato alto) e sul lancio sempre del napoletano, e questa volta salva Hobi sul suo palo.

Al rientro, l’Italia prova a forzare e dopo 7' trova il raddoppio con il primo movimento giusto di Belotti. Insigne lo pesca da dietro la linea difensiva avversaria, il centravanti si lancia nello spazio e in area di destra batte Hopi. Sul 2-0 sale l'entusiasmo azzurro, un giro di lancetta e Immobile dal limite è fermato solo dal palo. Inevitabile che gli spazi si aprano, ma al 13' quattro contro quattro Immobile e Candreva perdono tempo in area. L’attaccante Lazio ha il tempo di rimediare un rigore che l’arbitro Clangy non concede per una partenza in fuorigioco assai dubbia, e subito dopo arriva il cambio con Eder, anticipato da quello Bernardeschi per uno spento Candreva.

Al terzo tentativo, l’arbitro scozzese indovina un offside: Eder segna, ma sul passaggio di Belotti è avanti. Passa però solo mezzo minuto, e al 29' la combinazione si ripete: è il 3-0 di Eder, in spaccata sottoporta. Bernardeschi di sinistro cerca il quarto gol ma Hopi di pugno glielo nega poco dopo la mezzora, ma al 38' il sinistro da fuori area è imprendibile: è il 4-0. Chiude i conti al 91' Gabbiadini, entrato da poco, sull'assist di Spinazzola. Cinque a zero, ed arrivederci a Madrid.

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