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A Pitti Uomo la giacca si lava in lavatrice

(di Patrizia Vacalebri) - A Pitti Uomo 92 la moda guarda alla praticità: arriva la giacca che si lava in lavatrice a 30 gradi e non si stira, mantenendo un perfetto aplomb, anche dopo una giornata di lavoro, un viaggio in aereo o una trasferta in valigia. Mentre Pantaloni Torino (PT) presenta Kinetic Ultimate Trousers un progetto firmato da Fabrizio Giugiaro, dove i pantaloni racchiudono design e tecnologia. "La versatilità nel concetto automobilistico si raffigura nell'attuale nuova sfida dei Suv - spiega Giugiaro - una tipologia automobilistica che racchiude molte possibilità di utilizzo, sinonimo di versatilità, concetto trasmesso sui pantaloni PT". Con il tessuto sviluppato in esclusiva per l'azienda, derivante da tecnologie mai utilizzate prima nell'abbigliamento formale, PT ha creato tre modelli a prova di caldo e freddo, traspiranti, ingualcibili in grado di asciugarsi se lavati in 10 minuti.
La giacca che si lava in lavatrice è di Traiano Milano, ideata da Filippo Colnaghi e Francesco Fumagalli, amici nella vita e soci. Anche i due giovani non ancora trentenni hanno realizzato abiti formali con tessuti tecnici all'avanguardia, i Sensitive Fabrics di Eurojersey, in grado di assicurare comfort perché elasticizzati, indeformabili, freschi e traspiranti.
Materiali sottoposti a procedimenti di stampa in 3D in grado di emulare qualsiasi tipologia di stoffa: dal lino alla lana, dal gessato al finestrato, dallo spigato al principe di Galles.
Alla sua terza stagione a Pitti Uomo Traiano Milano porta in primo piano le nuove giacche nelle alternative mono e doppiopetto. Inediti i modelli in fantasia camouflage, nei toni del grigio-arancio o del blu-kaki. Un motivo che diviene un dettaglio all'interno del capo o nel retro del colletto nelle versioni più classiche: le tinte unite effetto lino, i gessati o i check. Ispirata al Marocco, ai colori del deserto e alle suggestioni delle città imperiali, la nuova collezione comprende anche i pantaloni realizzati in Sensitive Fabrics e declinati nei modelli "Agostini" con impuntura sul davanti, "Active" con coulisse in vita e "Savini" con una pince. La camiceria scommette sul modello collo alla coreana in tessuto simil-lino, disponibile in celeste o kaki, e sui modelli più classici con collo alla francese, caratterizzati da inedite micro disegnature, in tinta unita o rigati. In pieno mood deserto anche il pacchetto di articoli in fibre naturali nelle diverse tonalità del sabbia e del verde militare: blazer e pantaloni chino in cotone, bermuda cargo con tasconi in cotone e lino e sahariana in misto lino. Tutto rigorosamente stretch.
L'idea della giacca che si lava in lavatrice è stata concepita da Filippo Colnaghi, 27 anni, laureato in scienze politiche negli Usa. Assieme al suo amico Francesco Fumagalli, 26 anni, Filippo ha creato il brand Traiano Milano, con cui ha aperto la strada al formal-activewear: giacche e pantaloni da uomo adatti al lavoro, agli spostamenti in aereo e gli stress da valigia. Proposte realizzate con tessuti prodotti dall'azienda di famiglia, il Gruppo Tessile Carvico, di cui fa parte Eurojersey, noto per i Sensitive Fabrics, divenuti l'anima del progetto. Materiali super performanti, usati nell'activewear o interpretati in versione fashion dalle griffe d'avanguardia che tramite un procedimento di stampa in 3D riescono a emulare le stoffe tipiche del menswear formale, mimetizzandosi tra lane, cotoni, lini, check, finestrati o micro disegnature.
Un'intuizione vincente. Prova ne è il fatto che nel giugno del 2016 la collezione approda a Pitti Uomo come finalista del concorso Who's on next?, dove si fa notare dai vertici di SaksFifth Avenue, che la acquistano per gli store americani. Una credenziale importante per la linea, in cui i tessuti di Eurojersey fanno la parte del leone, affiancati dai materiali altrettanto futuristici impiegati per le camicie e da una piccola serie di articoli in tessuti naturali ed elasticizzati.
(ANSA).

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