Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Tra Turi e Polignano cresce il distretto del vino Primitivo di Gioia Doc

In Puglia "Cantine aperte", 25/ma edizione della manifestazione del Movimento Turismo del Vino, ha messo in luce l'appeal e le grandi potenzialità del Primitivo barese, la Doc Primitivo di Gioia del Colle. Una produzione enologica con qualità diffusa, senza rischi di brutte sorprese per il consumatore ma anzi con picchi qualitativi e giovani produttori e viticoltrici.

Circa mille ettari vitati nei territori di 16 Comuni della città metropolitana di Bari, tra Turi, Gioia del Colle e la costa di Polignano. Crescono, sotto la presidenza di Donato Giuliani, le adesioni al Consorzio di tutela e Valorizzazione Doc Primitivo Gioia del colle che oggi conta 40 soci per un totale produttivo di circa 2 milioni di bottiglie, molte quelle bio in aziende a conduzione femminile, da Pietraventosa alla Cantina dei Fragni e Cardone.

Tra i fondatori del Consorzio il senatore Antonio Michele Coppi, primo a credere alle potenzialità del biologico nei 100 ettari a conduzione e all'innovazione con l'inaugurazione in una cantina fondata nel 1882 di un moderno "Tempio del Primitivo", cantina di design alimentata a energia solare capace di calamitare nella moderna bottaia ipogea diverse centinaia di wine lover ed enoturisti in un giorno. Vini Coppi produce annualmente 600mila bottiglie di vino, esprimendo le qualità di una azienda familiare, composta dal fondatore con i figli Lisia, Miriam e Doni, e le potenzialità di un nuovo distretto del vino pugliese, fondato su un vitigno storico che, alla luce dei lusinghieri giudizi della critica specializzata, è pronto per la ribalta internazionale.

Caricamento commenti

Commenta la notizia