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Nuovo suv Jeep Compass,confort all'insegna del 'go anywhere'

LISBONA - L'anima è innegabilmente Jeep, lo stile arriva dal Design Center negli Stati Uniti, le fabbriche sono quelle FCA disseminate nel mondo (Messico, Cina, India e Brasile) ma dietro alle qualità del nuovo suv Compass ci sono tutto il saper fare, il saper progettare e il saper 'mettere a punto' della migliore ingegneria torinese. Pensata e sviluppata utilizzando l'architettura Small-Wide di FCA - come evoluzione della stessa Renegade - Compass offre infatti una capacità in fuoristrada ai vertici della categoria, ma anche un'ottima dinamica sull'asfalto, sicurezza per gli occupanti ed elevato confort dinamico. Come ha sottolineato Marco Pigozzi, head of product planning Emea di Jeep, durante la presentazione dinamica a Lisbona, l'architettura modulare di Compass - che è la base di numerosi altri modelli - determina una maggiore qualità e affidabilità, oltre che un minor tempo di sviluppo e assemblaggio. Grazie all'utilizzo al 65% di acciaio ad alta resistenza e ai materiali compositi, la struttura garantisce la massima resistenza alla torsione per un controllo ottimale della geometria della scocca.

Una dote che, unita alla articolazione massima delle ruote posteriori pari a 208 mm e all'altezza da terra di 216 mm, fa di Compass il veicolo ideale per le strade asfaltate come per il fuoristrada, anche estremo. Alla prova dei fatti (un itinerario attorno a Lisbona, comprendente autostrada, statali, strette strade di collina e off-road di diversa difficoltà) Compass ha dimostrato di essere dinamica e confortevole sull'asfalto, accogliente e funzionale in ogni situazione di viaggio e 'inarrestabile' su terra, sabbia e pietre, in sintonia con la filosofia 'go anywhere' dei prodotti Jeep. Prerogative che appartengono, con diverse carature, alle due declinazioni di Compass: quella più stradale, la Limited 2WD (provata a Lisbona con il MultiJet II 1.6 da 120 Cv e cambio manuale a 6 marce) e quella più off-road della Trailhawk 4WD con il MultiJet II 2.0 da 170 Cv e trasmissione automatica a 9 rapporti. Compass Limited viene proposta con questa motorizzazione a 31.250 euro, offre un corretto equilibrio tra qualità 'cittadine' - comprese maneggevolezza e facilità di parcheggio, visto che è lunga 4 metri e 39, cioè 16 cm più della Renegade - e doti di viaggiatrice. Con il motore 1.6 120 Cv accelera da 0 a 100 in 11 secondi e, in assenza di limiti, può toccare i 185 all'ora consumando - secondo l'omologazione nel ciclo combinato - 4,4 litri di gasolio ogni 100 km. Al volante di Compass Trailhawk 2.0 170 Cv si entra invece nel 'club' dell'off-road tipicamente Jeep, come ribadiscono le modifiche estetiche - manca lo spoiler anteriore e, anche in coda, gli scudi sono modificati per aumentare gli angoli di attacco - che sono funzionali al fuoristrada. In tutte le versioni 4x4 di Compass - compresa dunque la Limited con motore 2.0 140 e 170 CV - è presente il sistema Jeep Active Drive che inserisce la trazione integrale automatica, completato dal Select Terrain (per predisporre l'auto a situazioni più complesse, come sabbia o fango) e dal 4WD Lock che blocca in modo permanente la trazione 4x4. Nella Trailhawk a questi sistemi si aggiungono la modalità Rock nel Select Terrain, l'Hill Descent e la funzione Active Drive Low. Di spicco nella versione Limited equipaggiata con Uconnect 8.4 NAV - l'esclusiva applicazione Jeep Skill che fornisce indici specifici per l'off-road, che consentono e permette di monitorare le prestazioni sui percorsi fuoristrada. Lo schermo fornisce feedback di guida attraverso una serie di parametri specifici come trazione, rollio, beccheggio, pressione e altitudine, ma anche stato della batteria, dell'olio, angolo di sterzata, forza G, pressione su acceleratore e freni, temperatura di olio motore e acqua, e perfino il tempo nell'accelerazione 0-50 e 0-100 km/h nonché distanza e velocità di frenata.

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