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Formazione in Sicilia, prepensionamento per 1.100 operatori: scatta il piano

PALERMO. Scatta il prepensionamento per circa 1.100 operatori della formazione professionale e 300 ex sportellisti. Il ministero del Lavoro ha dato il via libera al piano di fuoriuscita messo a punto quasi un anno fa dall’assessore Bruno Marziano. Anche se si tratta di un percorso lungo e complesso che vedrà in questi giorni solo il primo atto.

«Potranno lasciare il posto subito - ha spiegato ieri Marziano - i formatori e gli sportellisti che sono nati fra il 1951 e il 1954. Si tratta di personale che deve anche aver esaurito tutti gli ammortizzatori sociali previsti a livello nazionale e regionale». Proprio per accelerare i tempi sia Marziano che l’assessore al Lavoro, Carmencita Mangano (che cura il percorso degli ex sportellisti) hanno emesso degli avvisi con cui chiedono a questo personale di farsi certificare dall’Inps o dai Caf il possesso dei requisiti contributivi, oltre che anagrafici, per poter avviare le pratiche di prepensionamento.

Ed è questo, quindi, il primo passaggio che ogni interessato dovrà compiere. «Secondo le nostre stime - ha detto Marziano - potranno andare via almeno 1.432 persone: di queste, circa 300 sono gli sportellisti. La cosa importante è che entro fine giugno la verifica dei requisiti deve essere completata. Perchè poi entro il 15 luglio vanno realmente fatte le domande all’Inps per accedere al prepensionamento».

Anche se tecnicamente non sarà un prepensionamento. Chi accede all’esodo passa al regime dell’Ape sociale introdotto a livello nazionale. Funziona così: dal momento in cui si lascia il posto fino al mese in cui si raggiungeranno i requisiti per il normale pensionamento ogni formatore o sportellista percepirà un assegno/sussidio da 1.500 euro al mese. Poi, maturati i requisiti, gli interessati percepiranno la pensione dovuta in base ad anzianità e contributi versati.

Quella appena descritta è la prima tappa di un percorso che la Regione potrà realizzare sfruttando le analoghe leggi nazionali in materia: i 1.432 esodi previsti verranno infatti finanziati attingendo a un fondo che in tutta Italia coprirà il prepensionamento di circa 60 mila lavoratori di vari settori dichiarati ufficialmente in stato di crisi. La formazione professionale siciliana, con i suoi 3 mila licenziamenti negli ultimi due anni, è ovviamente fra questi settori.

Fatta la domanda entro il 15 luglio, l’esodo avverrà materialmente fra settembre e dicembre.

Esaurita la prima fase, la Regione metterà sul piatto propri finanziamenti (prelevati dai fondi Pac) per allargare la platea dei prepensionandi. Marziano conta di poter arrivare ai nati nel 1956: «Prevediamo anche - ha concluso ieri l’assessore - di concedere questa possibilità a chi ha una invalidità di almeno il 74%, a quanti hanno familiari invalidi a carico e a chi ha fatto il proprio ingresso nel mondo del lavoro prima dei 19 anni perchè è considerato un “lavoratore precoce”».

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