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Il ministro Minniti alle Ong: portate i migranti salvati anche in altri Paesi

Marco Minniti - INTERNI

ROMA. «Se vuoi fermare le partenze occorre fare sì che il governo libico prenda il controllo delle acque territoriali, e quindi formiamo la guardia costiera a nord e rimettiamo a posto le loro motovedette. Poi, devi stroncare il traffico di esseri umani, che è un’industria aberrante e armata, che però produce e distribuisce reddito, e quindi bisogna pensare ad un circuito economico alternativo». E’ quanto dice, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’Interno Marco Minniti.

Il ministro lancia una sfida alle Ong che operano nel Mediterraneo: «Io vorrei che una nave, una soltanto, si dirigesse in un altro porto europeo, certo non risolverebbe i nostri problemi ma sarebbe il segnale di un impegno solidale dell’Europa. Io mi batterò per questo, perché è inaccettabile separare il momento del soccorso da quello dell’accoglienza, ed è un’ipocrisia dire: salvo una vita in mare, ma che fine fa poi quella vita è un problema di un solo Paese. L’Italia».

Sulla gestione dei rifugiati, Minniti sottolinea: «Per me è più importante che l’Europa si spenda dall’altra parte del Mediterraneo. Se non ce la faremo a fermare i flussi, allora ne riparleremo». «A Manchester - dice sulla strage dell’Arena - per la prima volta un attentato viene fatto con esplosivo, ed è parte di un network europeo organizzato, con un link diretto con la Libia. Questo significa che la minaccia non è confinata all’Inghilterra».

«I 7 Grandi - aggiunge sul vertice di Taormina - stanno lavorando con i grandi provider per trovare delle soluzioni di controllo con dei warning più efficaci: il reclutamento di radicalizzati, pazzi e psicolabili di tutto il mondo avviene attraverso il Web».

Alla domanda su come ci si stia organizzando per i grandi concerti estivi, il ministro dell’Interno risponde: «Subito dopo Manchester abbiamo fatto una direttiva per la gestione degli eventi: gli organizzatori sono chiamati ad avere degli steward per gestire gli ingressi con le forze di polizia e mettere in campo tecnologie. Sono procedure complesse da adattare caso per caso. Sono 1.700 gli appuntamenti estivi: naturalmente il faro è puntato sul concerto di Vasco Rossi, ma senza allarmismi».

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