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Champions, conto alla rovescia. Allegri: "Saremo diabolici, la Coppa tocca a noi"

CARDIFF. Questa volta la Champions tocca a noi. Allegri non vuole vedere altro che un trionfo della Juventus nella notte delle stelle a Cardiff. La Coppa che manca da 21 anni al club che in Italia domina incontrastato da oltre un lustro, non può più attendere.

"Dobbiamo - dice il tecnico bianconero, sudando nella sala stampa allestita fuori dallo stadio gallese e affollata da centinaia di giornalisti - chiudere una stagione straordinaria con qualcosa che la faccia diventare ancora più fantastica". "Ora - prosegue il tecnico livornese - siamo più convinti di fare bene, abbiamo raggiunto la consapevolezza e la cattiveria ideali. La finale del 2015 a Berlino era giunta un po' inaspettata, questa volta no: siamo al posto giusto nel momento giusto.

Questa Coppa, insomma, dobbiamo portarla a casa". E aggiunge una battuta: "Le vittorie di tutto quest'anno sono state di allenamento per questa partita...". La settimana di preparazione è stata fin troppo lunga, dice Allegri, ma l'attesa non ha snervato la squadra: "Ci siamo preparati nella totale serenità. Non ho avuto bisogno di fare leva su nessuna motivazione psicologica - aggiunge riferendosi al presunto 'mal da finale' dei bianconeri -. Ripeto che la Juventus nella sua storia ha giocato 8 finali, non ne ha perse 6. E poi oggi c'è solo 'la' finale di domani, nessuno deve pensare a cosa è successo 20 anni fa, o 10 o 50".

Tra la Juve e l'agognata Coppa c'è il Real: "Dovremo essere diabolici - è il grido di battaglia dell'allenatore della Juventus - pronti ad approfittare ogniqualvolta il Real accuserà qualche cedimento".- Sulla formazione "non ho ancora scelto - dice - devo mettere in conto che la finale potrebbe durare anche 120', la panchina avrà un ruolo fondamentale".

Buffon potrebbe essere il giocatore più vecchio a vincere la Champions, ma non ci fa caso: "Non mi mette di certo tristezza questo dato statistico - ribatte il capitano bianconero - l'unico sentimento che spero di provare domani è un'immensa gioia per avere vinto finalmente quel trofeo così importante che mi manca. Al 'Pallone d'oro' penserò più avanti, se ce ne sarà occasione, oggi è una questione davvero secondaria. L'unica cosa che conta è la Coppa, che vogliamo tutti. Ma per me è davvero una partita più speciale che per tutti gli altri".

La Juve conta molto su Dani Alves, che la Champions l'ha già vinta due volte: "Ma non mi sento di certo più importante degli altri. E chi sono io per dare dei consigli a compagni di squadra di grande bravura? Di sicuro - aggiunge sorridendo - li inviterò a seguire il mio esempio dormendo tranquilli come faccio sempre nelle notti che precedono le partite più importanti".

Ma l'ex Barca ha qualcosa di speciale, lo dice lo stesso Buffon: "A 39 anni pensavo di non avere quasi più niente da imparare, invece - devo essere sincero - parlando con Dani ho imparato un sacco, non i capitava da tanto tempo. E ho capito perché riesce a non essere mai sazio, pur avendo già vinto tantissimo nella sua carriera".

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