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Visti per Usa, controlli più severi: informazioni fino a 15 anni prima

WASHINGTON. Gli Stati Uniti hanno approvato nuove misure che introducono controlli più severi nell'ambito della concessione dei visti per l'ingresso del Paese. La novità consiste sostanzialmente nella richiesta di maggiori informazioni personali, più approfondite e relative ad un lasso di tempo più ampio, oltre ad informazioni circa la gestione di social media.

Il provvedimento e' stato approvato dal governo federale il 23 maggio e ruota in particolare attorno alla introduzione di un nuovo questionario per chi fa domanda per visti in America da tutto il mondo e che tra l'altro richiede maggiori informazioni sulla gestione dei social media degli ultimi 5 anni, informazioni biografiche risalenti agli ultimi 15 anni tra cui e-mail, numeri di telefono, indirizzi, lavori precedenti e attuali, dati sui viaggi effettuati.

Lo riferiscono diversi media americani. Secondo la nuova normativa quindi, i funzionari consolari possono d'ora in poi richiedere per esempio anche tutti i numeri dei precedenti passaporti dell'individuo. Si precisa tuttavia che non tutti coloro che faranno richiesta di visto verranno necessariamente sottoposti alle verifiche più approfondite, ma sara' un passo ulteriore che il personale consolare potra' applicare là dove ritenga necessario un approfondimento.

Il Dipartimento di Stato, invece, ha spiegato che i funzionari chiederanno ulteriori informazioni nei casi in cui queste siano "necessarie per confermare l'identità del soggetto o condurre un rigoroso controllo sulla sicurezza nazionale". Inoltre, rispondere al questionario resta un atto volontario, ma in caso di rifiuto si rischia di rallentare la procedura per l'approvazione del visto. Per i critici queste disposizioni sono eccessivamente gravose e porteranno a lunghi ritardi nell'elaborazione dei permessi, oltre a scoraggiare studenti e scienziati stranieri a recarsi negli Stati Uniti.

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