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Nasce a Pisa il centro di ricerca per la promozione della salute

 Nasce all'Università di Pisa il centro interdipartimentale di ricerca in promozione della salute e information technology (Prodit), che si occuperà di innovazione in sanità pubblica, con l'obiettivo di progettare, realizzare, valutare e promuovere metodi e sistemi innovativi per migliorare l'accesso e l'efficienza dei servizi di prevenzione, riabilitazione e cura attraverso l'uso estensivo delle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione. La missione del centro, che ha sede al dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, spiega una nota dell'ateneo, "è quella di promuovere e sostenere l'innovazione in sanità pubblica e i nuovi strumenti di informazione e comunicazione rappresentano in questo campo un'enorme opportunità per supportare i programmi di promozione della salute e migliorare l'adesione della comunità agli interventi di sanità pubblica attraverso l'innovazione: oltre a promuovere iniziative nel campo dell'alta formazione, avrà il compito di coordinare e svolgere ricerche interdisciplinari che riguardino la promozione della salute, sviluppare attività di collaborazione con altri enti di ricerca pubblici e privati e sostenere il trasferimento tecnologico e la valorizzazione delle competenze, offrire servizi e consulenze a enti, aziende e associazioni".
    Prosit, aggiunge il rettore Paolo Mancarella, "ha un profilo fortemente innovativo nel panorama nazionale, perché il rapporto tra medicina e tecnologia sarà prevalentemente al servizio della prevenzione e della promozione della salute, funzionerà come un vero e proprio incubatore di idee nei campi tecnologico, biomedico e umanistico al servizio di studenti e giovani ricercatori che vogliano cimentarsi con le nuove frontiere della ricerca nel campo della salute". "E' importante che il centro si caratterizzi - conclude l'assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi - sul fronte della prevenzione della malattia, che sta diventando e sempre più diventerà in futuro, un aspetto decisivo delle politiche in campo sanitario".(ANSA).
   

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