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British Airways, computer in tilt: aerei ancora fermi

ROMA. La British Airways si augura di poter "tornare alla normalità» stamane allo scalo di Gatwick e di "riprendere la maggior parte dei voli» a quello di Heathrow dopo i seri problemi registrati al sistema informatico che gestisce gli scali e che ieri ha costretto la compagnia a cancellare tutti i voli.

I computer in tilt, provocato da un guasto elettrico e non da un attacco di hacker, ha precisato la British Airways, hanno causato forti disagi alle migliaia di passeggeri in attesa di partire da Londra. E molti hanno criticato la compagnia per la mancanza di informazioni. La British Airways si è affrettata a scusarsi con i passeggeri assicurando una serie di rimborsi.

La stessa compagnia invita le persone in partenza di controllare lo stato del proprio volo sul sito www.ba.com prima di recarsi in aeroporto.

Una «catastrofica avaria» informatica ha mandato ieri in tilt i computer della compagnia di bandiera britannica, dando il la a una giornata di passione negli aeroporti del Regno Unito e non solo, con centinaia di voli cancellati.
Tutto sarebbe nato da un banale «guasto elettrico», in base ai risultati delle prime verifiche resi noti dall’amministratore delegato, Alex Cruz. Quasi impensabile, viste le conseguenze.

L’emergenza ha investito in particolare Heathrow e Gatwick, i due maggiori scali di Londra, dove i decolli con la sigla BA sono stati annullati tutti fino al termine della giornata, dopo un primo avviso che limitava la 'sospensionè fino alle 18 locali, le 17 in Italia. E l’effetto a catena è stato globale, con almeno 5 voli rimasti sulla pista pure a Fiumicino e 800 persone costrette a rinviare la partenza.

La dimensione dell’incidente ha fatto aleggiare l’ombra di un nuovo mega cyberattacco, ipotizzato del resto da qualche dipendente della British nei concitati dialoghi con passeggeri più o meno infuriati alla ricerca di spiegazioni. Ma l’azienda, almeno per ora, lo ha escluso. «Non abbiamo prove che si tratti di un’incursione di hacker», ha dichiarato a metà giornata un portavoce. Resta dunque, salvo contrordini, la versione di un problema tecnico, pur di portata gravissima: «a major failure», nelle parole asettiche dei comunicati, un vero e proprio "crash», ossia un tracollo dei sistemi, in quelle dei media.

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