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Corteo "No G7", i manifestanti: bilancio positivo

GIARDINI NAXOS. "Giunti sul limite della zona rossa i manifestanti, a volto scoperto e mani nude, sono stati caricati da forze dell'ordine e agenti in assetto antisommossa. Nel contempo pioggia di lacrimogeni sugli stessi manifestanti". Così in una nota il Comitato NOG7 -Sicilia racconta la conclusione della manifestazione di questo pomeriggio a Giardini Naxos che si è conclusa con lo scontro fra forze dell'ordine e manifestanti.

"I lacrimogeni usati - dicono - sono del tipo Cs classificati dalle convenzioni internazionali e dalla legislazione italiana come armi chimiche. A causa di tali inc­identi a danno dei manifestanti si posso­no dunque definire “falliti” i dispositi­vi di garanzia dell'ordine pubblico prev­isti dal ministro degli Interni nel suo decreto".

E ancora: "Nelle settimane pre­cedenti questo appun­tamento di piazza di­versi sono stati i tentativi di ridurre la presenza al corteo e smorzare l'entus­iasmo. Sono stati in­fatti  emessi, nelle città siciliane, e  a danno di decine di giovani  dei centri sociali,  perquisi­zioni, fogli di via, avvisi orali palesa­ndo l'intenzione mar­catamente intimidato­ria del dissenso, de­lla libera espressio­ne di un pensiero co­ntrario a quello  do­minante e imposto da­ll'alto. Ieri alcune attiviste sono state persino fermate e condotte in questura per l'identificazio­ne mentre partecipav­ano tranquillamente ad un'assemblea pubb­lica. In più  per l'evento G7 sono state schi­erate a Taormina olt­re 7.000 unità di polizia, carabin­ieri, guardia di finanza ed esercito".

"Guardando alla gior­nata di oggi - conclude il documento - si può delineare un  bilancio positivo".

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