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Strage di copti in Egitto: 35 le vittime, anche bimbi

IL CAIRO. «Uccisi perché si erano rifiutati di convertirsi all’Islam». Il terrorismo torna a colpire i cristiano-copti in Egitto e questa volta lo fa alla vigilia dell’inizio del mese del Ramadan. Un commando di uomini armati ha assaltato questa mattina un bus con a bordo decine di copti a Minya, a 220 km a sud del Cairo, compiendo una strage.

Tragico il bilancio. Secondo le autorità i morti sono 28, tra cui due bambini di due e quattro anni, ed i feriti 22, mentre stando all’ex portavoce della chiesa copta ortodossa, Anaba Ermya, almeno 35 persone sono rimaste uccise.

Nessuna sigla ha rivendicato al momento il massacro, ma l'attacco porta i segni dell’Isis che dallo scorso dicembre ha colpito la comunità egiziana diverse volte. Il Papa è profondamente colpito dal «barbaro attacco» che ha provocato morti e feriti, vittime di un «atto di odio insensato». Bergoglio in un telegramma inviato dal card. Parolin al presidente egiziano ha espresso la sua sincera solidarietà a tutte le persone vittime di questo «violento oltraggio», in un modo particolare «quei bambini che hanno perso la vita».

I copti stavano andando a visitare un monastero quando sono stati attaccati. «Sul bus c'erano anche tanti bambini. Gli hanno rubato soldi e oro. Hanno anche chiesto loro di rinunciare a Cristo e diventare musulmani», ha detto il parroco della chiesa copta San Mina a Roma, Padre Antonio Gabriel al Tg2000. «Se avessero accettato li avrebbero salvati ma i pellegrini hanno rifiutato e sono stati uccisi. Gli hanno messo la pistola sulla testa e sul collo per ucciderli in modo diretto», ha aggiunto. Secondo funzionari della sicurezza una decina di assalitori, a bordo di tre suv, col viso coperto, alcuni con divise militari hanno teso loro un’imboscata: saliti a bordo del bus hanno sparato all’impazzata, mentre uno di loro filmava il massacro.

Immediate le condanne da partire da Ue, Israele e Hamas, mentre il presidente Abdel Fattah al Sisi ha dichiarato lo stato di emergenza. Esprimendo i suoi auguri «ai musulmani per un gioioso Ramadan», Donald Trump ha sottolineato che «quest’anno la festività comincia mentre il mondo piange le vittime innocenti degli attacchi terroristici nel Regno Unito e in Egitto, atti di depravazione contrari allo spirito del Ramadan». Immenso dolore e ferma condanna da Angelino Alfano.

L’ultima mattanza contro i copti avvenne la domenica delle Palme quando l’Isis ne uccise 47 in due chiese a Tanta ed Alessandria. A dicembre 2016 un’altra strage. In quella occasione ci furono 49 morti durante una messa a est del Cairo. Intanto Dar al Iftaa, l’autorità egiziana che emette gli editti religiosi (fatwa), ha cancellato le celebrazioni previste oggi alla vigilia dell’inizio del Ramadan.

A darne notizia il sito del quotidiano filogovernativo egiziano al Ahram, precisando che il Gran Mufti, Shawqi Allam, a capo di Dar al Iftaa, ha condannato la strage, parlando di una «vile operazione terrorista condotta da estremisti contro un gruppo di fratelli e sorelle cristiane a Minya»

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