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G7, Prodi: "L'Italia porti al tavolo la tragedia dei migranti"

Romano Prodi

ROMA. Al G7 di Taormina "quest'anno il confronto di idee e personalità sarà ancora più importante perché ben quattro dei sette leader parteciperanno al vertice per la prima volta: non solo Donald Trump ma Paolo Gentiloni, Theresa May e Emmanuel Macron".

Lo afferma, in un articolo di fondo sul Messaggero, l'ex premier Romano Prodi. "Il vertice - osserva - sarà quindi la grande occasione per vedere come l'imprevedibile Trump, soprattutto al termine del viaggio in Arabia Saudita, in Israele e in Vaticano, si posizionerà di fronte ai suoi interlocutori, alcuni dei quali non sono stati certo oggetto delle sue carezze".

"Il tema scelto per Taormina - prosegue -, che ruota attorno alle condizioni per costruire le basi di una fiducia reciproca, non si fa notare certo per la sua concretezza immediata ma lascia spazio per dibattere su come irrobustire la crescita e renderla sostenibile nel futuro, come ridurre le disuguaglianze fra i diversi paesi, come favorire la diffusione delle nuove tecnologie e come vincere la guerra contro il terrorismo".

"Vi è tuttavia - sottolinea Prodi - un interesse aggiuntivo, di importanza fondamentale per l' Italia, che è quello di elaborare una strategia comune per regolare i nuovi flussi di emigranti. Di fronte a quest' evento biblico siamo stati lasciati sostanzialmente soli da tutti, a cominciare dai nostri amici europei".

"Mi auguro - è il suo auspicio - che il paradiso di Taormina, così vicino all'inferno dove si accumulano così grandi sofferenze, possa essere l' inizio di una maggiore responsabilità collettiva nell'affrontare quest' immane tragedia dell' umanità".

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