Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Giro, Dumoulin domina la crono ed è nuova maglia rosa

Doveva vincere e ha vinto, l’olandese, così come Quintana aveva risposto sul versante più duro del Blockhaus, dove il rivale era stato bravissimo a limitato a 30» il ritardo.

MONTEFALCO. Una rivoluzione. Annunciata, ma non per questo meno sconvolgente e rumorosa. La cronometro del 'Sagrantinò, dal nome dei vitigni dell’Umbria, ha distrutto quello che la salita del Blockhaus aveva creato l'altro ieri, spodestando dal trono del Giro d’Italia numero 100 Nairo Quintana, che ha perso nettamente la sfida contro il tempo di oggi. Una sconfitta che può lasciare il segno sul morale del colombiano, giunto a 2'53» dal nuovo leader Tom Dumoulin che, sui quasi 40 chilometri che collegano Foligno a Montefalco, è letteralmente volato, pedalando a tutta con un rapporto impossibile, ma non per lui e dando un’incredibile dimostrazione di forza. Doveva vincere e ha vinto, l’olandese, così come Quintana aveva risposto sul versante più duro del Blockhaus, dove il rivale era stato bravissimo a limitato a 30» il ritardo.
Il colombiano, partito con un risicato +30» sull'avversario, si è sfilato virtualmente la maglia rosa già dopo soli pochi chilometri, in largo anticipo sul primo intertempo posto al 9/o chilometro, transitando con un eloquente +48» rispetto all’olandese volante, irresistibile ed elegante, frenetico e incisivo nella sua pedalata. E Nibali? Dal 2014 non riusciva a entrare tra i primi 10 in una cronometro di alto livello, oggi si è piazzato addirittura al 6/o posto, mettendosi alle spalle corridori del calibro del costaricano Andrey Amador o lo stesso campione francese della specialità, Thibaut Pinot, pure lui nell’elenco degli sconfitti sulle strade dell’Umbria.
Lo 'Squalo dello Strettò ha coperto i 39,8 chilometri della crono del 'Sagrantinò in 52'44», contro i 50'37» della nuova maglia rosa, fermando il distacco a 2'07». Non certo un’enormità. Altri favoriti, o addirittura specialisti, hanno fatto pure peggio di lui. Il capitano dei Bahrain-Merida si era detto fiducioso per la condizione, ma nessuno poteva immaginare che avrebbe inflitto un distacco di 46» a Quintana, che lo aveva attaccato e schiaffeggiato sul Blockhaus, staccandolo di un minuto, più 10» di abbuono. Per Nibalino segnali comunque positivi per uno stato di forma molto buono, nei giorni che portano agli esami feroci fra le Alpi e le Dolomiti.
Addirittura straordinaria la prova di Geraint Thomas, uno che con il cronometro ha grandissima dimestichezza: il gallese ha fatto registrare il secondo miglior tempo, staccato solo 49" dallo scatenato Dumoulin. Una prova di altissimo profilo dopo la caduta in prossimità dell’ascesa del Blockhaus, dove Quintana si era messo tutti alle spalle. Oltre al 'Condor' delle Ande, che ieri aveva dichiarato di voler addirittura provare a conservare la propria leadership, ha deluso un altro big: Thibaut Pinot. Il francese, che è campione nazionale a cronometro, le ha prese non solo da Dumoulin (-2'42"), ma anche dallo stesso Nibali, più veloce di lui di 35». Peggio ha fatto solo Quintana, staccato di 11». Praticamente, un soffio di vento, nell’arco di una corsa a tappe lunga tre settimane.
Cade in piedi anche un altro olandese, Bauke Mollema, che si è piazzato al 10/o posto, a 2'17» dal connazionale e neomaglia rosa. Adesso in classifica generale è 3/o, alle spalle di Dumoulin e Quintana. Nibali, invece, nella generale è 5/o, come neppure lui forse sperava ieri sera, prima di prendere sonno e ripassare il percorso. E’ anche da questi dettagli che s'intuisce il trend di una corsa così combattuta. (ANSA).

Caricamento commenti

Commenta la notizia