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I ministri Lorenzin e Fedeli in Sicilia: "Sui vaccini troveremo un'intesa"

MESSINA. Il dibattito sui vaccini si sposta in Sicilia con i ministri della Salute e dell'Istruzione nell'Isola per due iniziative a Messina e Palermo. "Vogliamo ampliare le vaccinazioni obbligatorie nel piano nazionale vaccini, che ricordo è il più ampio di vaccinazioni gratuite offerte in Europa e non solo". A dirlo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a Messina, che insieme all'assessore regionale alla Salute Gucciardi ha inaugurato i nuovi reparti dell'Irccs Centro Neurolesi Bonino-Pulejo nelle sede dell'ospedale Piemonte.

"Tutte le vaccinazioni inserite nel piano nazionale vaccini - prosegue - sono necessarie e utili per la salute pubblica e delle persone. Per l'obbligatorietà scolastica amplieremo il plafond delle vaccinazioni. Lo farà il ministero della salute sentito il consiglio superiore di sanità e l'Istituto superiore di sanità - osserva Lorenzin - perché queste sono scelte che non vengono fatte in ambito politico, ma scientifico sanitario su indicazione degli esperti che sono quelli che ci devono dire quando la salute pubblica viene messa a rischio. Il modello che abbiamo pensato è flessibile con una lista che viene aggiornata ogni due anni anche per poter valutare il cambio dell'epidemiologia e l'insorgenza di nuove epidemie. Ci metteremo d'accordo con il ministro dell'istruzione".

In Sicilia, intanto, i dati parlano di un calo delle vaccinazioni. "Uno dei problemi della Sicilia è quello dell'obbligatorietà dei vaccini perchè è andata sotto i parametri che aveva raggiunto per i livelli essenziali di assistenza andando sotto 160 punti proprio per le vaccinazioni obbligatorie che per il morbillo. Questa situazione è un'emergenza che mette a rischio la salute di un'intera collettività oltre che dei bambini siciliani. Su questo ora stiamo lavorando".

"Sui vaccini va trovato un punto di intesa altrimenti si fa un danno ai bambini". Il ministro Valeria Fedeli, a Palermo per un convegno sulle mense scolastiche, cerca di raffreddare le polemiche. "Il tema - dice - è questo: deve esserci obbligatorietà per alcuni vaccini che vanno fatti. Poi c'è un'altra questione: su chi deve ricadere la responsabilità? Non può essere caricata certamente sui bambini: non ti prendo a scuola e non ti vaccino. Credo che sia importante una riflessione su questo tema che peraltro non è nuovo. Tanti anni fa i bambini venivano vaccinati, e anch'io lo sono stata, perché il vaccino salvava me e tutti gli altri". "L'omissione veniva sanzionata. Ovviamente, quando si responsabilizza, il tema delle sanzioni va accompagnato da una straordinaria capacità di spiegare, dialogare, motivare e coinvolgere. E su questo troveremo sicuramente un'intesa".

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