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Lega di B: Lotito ha la maggioranza, ma manca il numero legale

MILANO. Claudio Lotito ha i 12 voti necessari per diventare il nuovo presidente della Lega B, ma per la seconda volta il presidente della Lazio e comproprietario della Salernitana si deve arrendere all'ostruzionismo dell'opposizione.

Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, ha visto sfumare il piano per la seconda volta per mancanza del numero legale, più o meno come il 25 marzo. Servivano 15 club su 22 per costituire l'assemblea e questa volta il conto si è fermato a 13, per l'assenza di Latina (nel pieno del caos fallimento), Bari, Frosinone, Spal, Pisa, Cesena, Ascoli, Cittadella, Pro Vercelli. "Chi non ha partecipato all'assemblea è un maleducato", ha notato il n.1 del Perugia, Massimiliano Santopadre, fra i sostenitori di Lotito.

"Il fatto che sia anche presidente della Lazio può sembrare controverso, ma è l'unico che conosce le esigenze di un club - ha notato - Sta all'onestà intellettuale del soggetto scindere i due ambiti. Al di là di Lotito, a guidare la Lega B deve essere il presidente di un nostro club". A fine giornata Lotito ha lasciato gli uffici della Lega senza commentare. Domani Andrea Corradino, vicepresidente della Lega di B, illustrerà la situazione al n.1 della Federcalcio, Carlo Tavecchio, in un incontro da tempo programmato a Roma.

Secondo vari dirigenti, i tempi per la prossima assemblea elettiva saranno più chiari dopo giovedì, quando si definirà il destino del Latina. Secondo indiscrezioni, Lotito sarebbe pronto a dare ancora battaglia: sul piano legale, se il Latina dovesse perdere il titolo sportivo, punterebbe a ottenere l'abbassamento del numero legale a 14 società; sul piano politico, proverebbe a convincere altre due società, fra cui il Bari, a presentarsi in una nuova assemblea a stretto giro. Non tutti, però, hanno fretta.

"E' una possibilità molto concreta che l'elezione avvenga solo dopo la fine della stagione, con l'ingresso in Lega dei 7 club promossi e retrocessi", ha detto il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, uno dei tre 'saggi' il cui lavoro di sintesi non ha compattato la Lega (non ha sfondato nemmeno la candidatura dell'ex vicepresidente del Crotone, Salvatore Gualtieri). L'unico dei tre 'saggi' a non presentarsi in assemblea è stato il presidente del Cittadella, Andrea Gabrielli. L'altro, il presidente dell'Entella, Antonio Gozzi, ha criticato il numero legale: "Bisogna modificarlo nello statuto. Non conviene a nessuna società questa paralisi che può portare al commissariamento, come già successo alla Serie A".

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