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Multiservizi, ex vicepresidente condannato a risarcire 67 mila euro

PALERMO. La Corte dei conti, presieduta da Giovanni Coppola (consiglieri Vincenzo Lo Presti, Valter Rosario, Guido Petrigni) ha condannato in appello Salvatore Gueli, ex vice presidente della Multiservizi spa, a risarcire la società per 67 mila euro, per l’assunzione di quattro dipendenti in violazione dei divieti imposti dalla normativa della Regione siciliana per le proprie partecipate.

I giudici hanno assolto Sebastiano Burgaretta Aparo e Leonardo Le Mura rispettivamente presidente e consigliere di amministrazione della Multiservizi. In primo grado i due dirigenti erano stati condannati a risarcire la società per 67 mila euro il primo e 40 mila euro il secondo.

«Il Collegio reputa che non possano esservi dubbi sulla responsabilità, perlomeno a titolo di colpa grave, di Gueli - si legge nella sentenza - il quale dapprima, il 7 agosto 2008, inviò ai soggetti interessati le 'lettere d’impegno all’assunzione' (in cui, senz'alcuna plausibile giustificazione, non faceva menzione della condizione sospensiva prevista dal Consiglio d’amministrazione) e poi, l’8 ottobre 2008, sottoscrisse i relativi contratti, nonostante fosse consapevole che non era intervenuta alcuna approvazione da parte del Comitato di controllo analogo e che era persistente il divieto di assumere personale, sancito dai provvedimenti recentemente emessi dal governo regionale».

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