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La corte dei conti boccia i tagli alle pensioni dei regionali: si rischia
la restituzione di 5 milioni

PALERMO. Il contributo di solidarietà, cioè il prelievo sulle pensioni dei regionali più elevate, in Sicilia è a rischio e le somme prelevate in questi anni potrebbero presto essere restituite a una parte dei 16 mila ex dipendenti.

Per la Corte dei conti, infatti, la legge varata a livello nazionale è stata recepita nel modo sbagliato, destinando le somme a disoccupati e disabili e non allo stesso sistema pensionistico come previsto dalla legge. Dunque per la Corte dei conti il contributo appare come «un mascherato prelievo tributario», una tassa insomma, applicata «in modo irragionevole e discriminatorio solo su una categoria di cittadini, i pensionati regionali».

È quanto scrive la sezione giurisdizionale per la Regione della Corte dei conti, giudice unico per le pensioni Giuseppe Colavecchio, che ha accolto in sostanza il ricorso di un ex dipendente regionale di 68 anni, di Caltanissetta, sollevando la questione di legittimità della norma davanti alla Corte costituzionale: se la Consulta dovesse confermare i dubbi della magistratura contabile, il Fondo pensioni sarebbe costretto a restituire 5 milioni e 300 mila euro prelevati negli ultimi tre anni ai suoi ex dipendenti con importi che variano da poche centinaia di euro a oltre 30 mila euro.

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