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Si celebra la giornata della Salute della donna: eventi e screening gratuiti

ROMA. Tavole rotonde, screening gratuiti, iniziative in moltissimi ospedali e anche una regata sul Tevere, per un giorno dedicato alla salute femminile a tutto tondo.

Si celebra oggi la seconda giornata della Salute della donna, promossa da Atena Onlus e istituita su proposta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Il giorno scelto è quello della nascita di una grande scienziata italiana Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina nel 1986. Il fulcro delle attività sarà la sede del ministero della Salute nel quartiere Eur di Roma, in cui per l'intera giornata vi sarà un confronto tra esperti, dedicato alla salute femminile lungo tutto l’arco della vita: dall’infanzia all’età giovanile e adulta fino alla senilità.

Sarà anche l’occasione per un primo bilancio delle azioni avviate un anno fa dal Manifesto per la salute al femminile e per il punto sui nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza.

La maratona giornaliera si aprirà con la presentazione, da parte del ministro Lorenzin, del calendario della salute della donna - un vero e proprio vademecum tascabile con i consigli più importanti di prevenzione. Poi vi saranno anche interventi di tante donne del mondo dello spettacolo, dello sport, youtubers che hanno aderito come madrine dell’evento: da Emma Marrone a Milly Carlucci, da Serena Rossi a Claudia Gerini, da Alessandra Martines a Dolcenera, da Noemi a Barbara de Rossi, da Maria de Filippi a Bebe Vio e Laura Morante. Le madrine aiuteranno a divulgare il calendario della prevenzione con messaggi per ogni fascia d’età veicolati dalle principali radio nazionali. Accanto al cuore scientifico anche un 'villaggio della salutè, con 35 stand dove sarà possibile effettuare visite e screening gratuiti, consulenze mediche, valutazioni nutrizionali, diagnostiche rapide, ricevere consigli di prevenzione e di stili di vita.

Inoltre, più di 150 ospedali, associazioni, società scientifiche, asl, università metteranno in campo, su tutto il territorio nazionale, una serie di manifestazioni (per informazioni www.salute.gov.it/donna,il sito rimarrà poi attivo e interattivo tutto l’anno).

Il 22 aprile anche una regata sul Tevere, organizzata dalla fondazione Atena Onlus. I lavori della Giornata potranno essere seguiti in streaming su www.giornatasalutedonna.it e ai canali social twitter, facebook e youtube. Hashtag ufficiale: #SD17.

«Perché questa giornata? Perché è vero che noi donne viviamo più a lungo, ma viviamo l'ultima parte della nostra vita un pò peggio. Perché il carico di cura che abbiamo durante la vita è piuttosto pesante-spiega in un video il ministro Lorenzin- è per questo che dobbiamo prenderci cura di noi fin da quando siamo bambine grazie a uno strumento straordinario che è la prevenzione. Curare una donna significa curare un’intera famiglia e società».

«La seconda Giornata nazionale per la Salute della Donna affronta con consapevolezza e sensibilità il tema della prevenzione e della cura delle principali patologie femminili. La salute femminile costituisce un bene primario e collettivo la cui tutela non deve conoscere ostacoli e limitazioni. Il benessere delle donne lungo tutto l’arco della vita, dall’infanzia alla senescenza, è infatti obiettivo di civiltà». E’ quanto scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

«Grazie all’impegno delle istituzioni e degli operatori socio sanitari chiamati a svolgere un delicato ruolo di vigilanza e promozione delle cure, la salute femminile - prosegue - è divenuto in modo crescente un obiettivo prioritario nell’agenda del Paese, sviluppando modelli operativi efficienti e qualificati».

«Il ruolo della ricerca è, naturalmente, fondamentale. Svolta con passione, tenacia e perseveranza - continua Mattarella - consente di raggiungere traguardi decisivi nella prevenzione e nella cura di patologie particolarmente insidiose, favorendo in molti casi la ripresa della vita relazionale. Da questa giornata viene un messaggio di diffuso senso di responsabilità, proponendo l’adozione di stili di vita corretti e comportamenti salutari, fattori determinanti per la qualità dell’esistenza. Desidero esprimere, nell’occasione, apprezzamento a tutti coloro che con la ricerca, la divulgazione e il confronto, operando, nel pieno rispetto delle valutazioni scientifiche, dei principi di dignità, di libertà e di salute di tutte le donne, e di tutti i cittadini, contribuiscono a importanti obiettivi di integrazione sociale», conclude il Capo dello Stato.

«Vorrei che il tema della salute della donna non fosse retorico, bisogna metterlo al centro innanzitutto riconoscendo il concetto di medicina di genere». Lo ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

«Nella storia sono successe tante cose, ci sono state battaglie politiche per la condizione femminile ma anche per il riconoscimento dell’oggettività scientifica. Da poco si è acquisito il concetto che uomini e donne sono diversi, e che serve tarare la medicina su di noi, e si è ancora restii a investire in ricerca sulle donne».

Lorenzin ha ricordato che i nuovi Lea, per cui è stato stanziato un miliardo di euro, contengono diversi interventi a favore delle donne, a partire da quelle che soffrono di endometriosi. Fra le iniziative presentate durante la giornata c'è anche un 'calendario della prevenzionè, che contiene le indicazioni su stili di vita, vaccinazioni e screening per una corretta prevenzione.

«La sfida di non far ammalare le persone - ha ricordato il ministro - passa attraverso le donne».

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