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Niente crisi se lei guadagna di più. Così due donne (e i mariti) smentiscono la scienza

"Stefano mi aiuta in casa, si mette ai fornelli ed è un papà bravissimo. Una donna può essere madre, moglie e fare carriera se ha accanto un uomo intelligente". "Io e Marco siamo semplicemente contenti che in casa arrivino risorse sufficienti per il nostro progetto di vita comune". E' racchiuso in questi due stralci di racconti - riportati da Vanityfair.it - il senso di quello che dovrebbe essere oggi il modo di vivere un rapporto di coppia in cui è la donna a guadagnare più dell'uomo.

Secondo il pensiero comune, e anche secondo i dati di diverse ricerche americane, nei casi in cui a "portare il pane in casa" è la moglie, ci sarebbero più possibilità di crisi nella coppia, con un aumento fino al 50% della probabilità di divorzio. Una conseguenza che sarebbe causata dal senso di disagio e di frustrazione vissuto dall'uomo che porta tensioni nel rapporto, vissuto quasi come una competizione e non come un percorso da realizzare insieme.

Per fortuna però esistono anche storie che rovesciano in positivo questo punto di vista, frutto di un sistema socio-culturale "antico" e legato a una visione classica del rapporto uomo-donna, in cui lui mantiene la famiglia e lei bada alla casa e ai figli.

A raccontare la propria storia sono due donne, Antonella Lambri e Sandra Mori, che in un'intervista a Vanityfair.it spiegano in che modo sono riuscite a raggiungere la propria realizzazione personale e professionale senza avere ostacoli da parte dei loro compagni, ma anzi grazie al loro supporto.

Antonella Lambri è private banker in una delle reti di consulenza finanziaria più importanti d’Europa. Ha due bambini ed è sposata con Stefano dal 2003. Lui non ha mai smesso di accompagnarla e sostenerla durante il percorso. "Il suo lavoro da dipendente gli permette di avere orari più regolari dei miei - spiega la donna - e ci consente di essere interscambiabili, che è il punto fondamentale".

Un aiuto prezioso trovato anche da Sandra Mori, General Counsel – Europe Group di Coca-Cola, che spiega: "Quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto grazie al supporto che ci siamo prestati a vicenda e quindi il guadagno è di fatto “comune”. Per questo non è un problema chi guadagna di più. Adesso sono io, in passato è stato lui, domani potrebbe di nuovo essere lui".

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