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L'addio di Ambra a Boncompagni: "Mi hai dato il coraggio di essere diversa da tutto"

ROMA. "Se n'è andato il giorno di Pasqua... è stato un genio anche nel salutarci. Grazie da una ragazzina normale che tu hai fatto in modo che crescesse con il coraggio di essere diversa da tutto, nel bene e nel male. Sei ovunque". Queste le parole che Ambra Angiolini ha affidato ad Instagram per ricordare Gianni Boncompagni, scomparso ieri ad 84 anni. L'attrice ha corredato il post con una sua foto in compagnia dell'autore tv negli studi di "Non è la Rai".

Ieri si sono moltiplicati sui social i messaggi di addio a Boncompagni da parte di allievi e personaggi dello spettacolo. "Ciao Gianni, "papà" e maestro di tutti quanti noi", ha scritto su Twitter Claudio Cecchetto. E Simona Ventura: "E' morto oggi non solo un Maestro, ma un vero e proprio genio della televisione. Addio #gianniboncompagni, buon viaggio".

"L'intelligenza, l'allegria e l'ironia di Gianni Boncompagni, ci mancheranno tantissimo...". E' l'omaggio di Fabio Fazio, in un tweet. "Tutti noi che siamo nati con la radio dobbiamo qualcosa a Gianni Boncompagni. L'ironia lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni del suo cammino. Grazie, grazie di tutto Gianni... W la Radio!": così Rosario Fiorello, ricorda il maestro. Ai tempi della trasmissione cult Viva Radio2, condotta con Marco Baldini e considerata da molti erede della mitica Alto gradimento, "ci stimava e ci seguiva con affetto - racconta Fiorello - ma ci ricordava, sempre sorridendo sornione, che eravamo secondi". Tra i tratti del carattere di Boncompagni, lo showman cita "il suo amabile cinismo". Colpito dalla notizia della sua scomparsa, Fiorello manda "un abbraccio alla sua famiglia e a Renzo Arbore".

L'amico Renzo Arbore ricorda lo ha ricordato così: "La nostra amicizia è nata quando avevamo all'incirca 25 anni. Un'amicizia non conclusa ora che eravamo più vicini agli Ottanta che ai Settanta, come diceva sempre lui con il suo straordinario spirito toscano. Per me è stata un'amicizia provvidenziale, spero lo sia stato anche per lui".

"Nel ricordo di Gianni Boncompagni, penso agli anni trascorsi insieme lavorando in radio, alla sua intelligenza e alla sua ironia". E' l'omaggio di Maurizio Costanzo all'autore e conduttore scomparso ieri.

"Gianni Boncompagni è stato un pilastro, ha segnato la storia della radio e della tv", dice affranto Pippo Baudo appena apprensa la notizia della scomparsa di "un grande amico. Con ironia e creatività ha rivoluzionato la radio con Renzo Arbore, con Alto gradimento che era una trasmissione modernissima. Penso ai tanti personaggi che ha inventato. Poi, quando si è dato alla tv - ricorda Baudo - ha portato la sua cifra anche sul piccolo schermo. E' stato un grande scenografo, un eccezionale regista, un abile creatore di effetti. E non dimentichiamo che ha scritto anche tante nelle canzoni".

Boncompagni, sottolinea ancora Baudo, "è stato un talento multiforme, sempre spiritoso, ironico e autoironico. Negli ultimi tempi aveva scoperto il fascino della musica classica, aveva una discografia ricchissima, ascoltava von Karajan seguendolo su uno schermo gigante. La tv di oggi non gli interessava più, non la guardava, non era nelle sue corde".

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