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I capigruppo dell'Ars dai giudici contabili: così hanno chiarito le spese contestate

PALERMO.  I capigruppo parlamentari davanti ai giudici della sezione di controllo della Corte dei Conti. Le contestazioni dei giudici contabili hanno riguardato solo alcune consulenze o iniziative non riconducibili all'attività del gruppo, ma del partito. La sezione di controllo della Corte dei conti, presieduta da Maurizio Graffeo, ha contestato al Pd una fattura di 3 mila euro per un convegno, e questa mattina, poco prima del dibattimento davanti ai giudici, la deputata Alice Anselmo ha presentato una locandina per giustificare la spesa.

Alcuni dubbi sulle spese per alcuni servizi televisivi sono stati sollevati al gruppo ex Udc, rappresentato da Marco Forzese: soldi spesi per le amministrative di Canicattì più che per iniziative legate al gruppo all'Ars; ma Forzese non conosce le contestazioni: "Mi limito a dire che l'attività del gruppo ha rispettato le norme. Qualora ci fossero anomalie, non ne sono a conoscenza perché in molti casi non si parla nemmeno della mia provincia".

Al Partito dei siciliani-Mpa, rappresentato dal capogruppo Roberto Di Mauro, sono stati contestati piccoli rimborsi per i taxi e una consulenza di 5 mila euro. "Riguarda la società - ha detto Di Mauro - che si occupa di predisporre le buste paga per i dipendenti dei gruppi; è lo stesso consulente che lavora in altri gruppi e svolge le stesse mansioni". Alla Lista Musumeci, rappresentata dal capogruppo Santi Formica, è stato contestato l'uso dei buoni pasto e il sistema di controllo dei dipendenti che usano il badge dell'Ars. "Queste somme - ha detto Formica - non sono state contestate l'anno scorso. E stiamo parlando di un euro al giorno che viene dato ai dipendenti perché spesso superano l'orario di servizio. Regoleremo anche il sistema di presenza con un registro per segnare l'orario di ingresso e uscita dall'Assemblea".

Al gruppo Sicilia democratica i giudici contabili contestano una consulenza di cinque mila euro affidata a un esperto che non avrebbe un curriculum adeguato. "Abbiamo consegnato per un mero errore materiale solo una parte della relazione riferita all'attività del consulente - ha detto Giovanbattista Coltraro - L'incarico si è svolto nell'arco di circa quattro mesi e abbiamo chiesto al consulente Vincenzo Reale una relazione che documentasse la sua attività".

Al gruppo Misto le contestazioni sono state relative ad alcuni versamenti per l'assicurazione di una dipendente. Per il deputato Girolamo Fazio si tratta solo di un equivoco già chiarito con una nuova documentazione presentata ai giudici. Al capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, la Corte ha contestato dubbi su alcuni bollettini di pagamento; alcuni versamenti per le affissioni sarebbero stati effettuati dalla sede locale di Forza Italia, tra cui quelli per manifesti elettorali. Un "fatto meramente formale", spiega Falcone, precisando che si tratta di bollettini per complessivi duecento euro. Per alcuni dei capigruppo, la presentazione davanti alla sezione di controllo è stata una formalità: è stato così per Sicilia Futura, rappresentata da Salvo Lo Giudice; per il Movimento Cinque Stelle, rappresentato dal deputato Giancarlo Cancelleri, e per il Partito socialista, rappresentato da Giovanni Di Giacinto.

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