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Tumori diagnosticati nell'infanzia: oltre 40 mila i sopravvissuti in Italia

ROMA. In Italia, fino al 1 gennaio 2010, erano circa 44mila le persone sopravvissute a un tumore avuto nell’infanzia, diagnosticatogli prima dei 15 anni.

Un numero che corrisponde a una proporzione di 73 per 100 mila italiani, pari a circa il 2% di tutte le persone sopravvissute a un cancro.

Il dato è contenuto in uno studio pubblicato sull'International Journal of Cancer dai ricercatori dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

Alla ricerca hanno collaborato l’Istituto per le ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr, il Centro di riferimento per l’epidemiologia e la prevenzione oncologica in Piemonte e l’Associazione italiana Registri tumori, e sono stati usati i dati di 15 Registri tumori, che coprono il 19% della popolazione del Paese.

Tra questi pazienti che hanno superato il tumore infantile, il 54% è di sesso maschile e il 46% femminile.

Un quarto ha avuto una diagnosi di tumore al cervello o al sistema nervoso centrale, un quarto di leucemia linfoide acuta e il 7% di linfoma di Hodgkin. La ricerca è la prima in Europa capace di stimare, attraverso una metodologia sviluppata dal gruppo di lavoro, il numero totale di persone vive anche in età avanzata dopo una diagnosi di tumore.

«Il numero di persone che vivono dopo un tumore pediatrico - commenta sul sito Epicentro dell’Iss Silvia Francisci, uno dei ricercatori - è significativo e destinato ad aumentare grazie a diagnosi tempestive e al miglioramento delle cure. Studi come questo possono essere utili a sviluppare linee guida per ridurre il peso di trattamenti tardivi durante l’infanzia e pianificare un’efficace attività di monitoraggio di questi pazienti ed ex pazienti».

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