PALERMO. Il tanto discusso "Riina Family life" doveva essere il libro di punta, quello che gli avrebbe assicurato successo di pubblico, fama e incassi notevoli e invece si è rivelato essere un flop, se non addirittura "una rovina". A parlare è l'editore, ormai ex amministratore della Edizioni Anordest di Villorba, in provincia di Treviso. "Quel libro mi ha rovinato", dice Mario Tricarico al quotidiano "La Tribuna di Treviso".
Un libro biografico che racconta la famiglia Riina vista dagli occhi del figlio, Giuseppe Salvatore, scritto dopo avere scontato nove anni di carcere per associazione mafiosa. Presentato da Riina junior in persona nelle telecamere di Bruno Vespa a Porta a Porta, il testo ha suscitato accese polemiche sulla scelta di pubblicare la storia di uno dei boss più sanguinari di Cosa Nostra, il capo dei capi, per voce di uno dei suoi figli. Intervista a cui sono seguite aspre critiche nei confronti del conduttore e dei vertici Rai.
Proprio le polemiche, trasformate in cattiva pubblicità, avrebbero causato, a dire di Tricarico, il fallimento della sua casa editrice, se non del tutto «è stato un tassello importante, su quel libro avevamo investito tanto».
«Quella polemica mi ha ucciso», racconta alla Tribuna di Treviso, «non abbiamo più venduto nulla. Ho percepito una forte ostilità da parte delle librerie, mi sono arrivate anche delle minacce, gli addetti ai lavori si sono lasciati influenzare dalla polemica. Sono rammaricato soprattutto dal fatto che nessuno ha letto quel libro».
La vicenda delle Edizioni Anordest si è chiusa definitivamente con la sentenza di fallimento emessa dal Tribunale di Treviso qualche giorno fa.
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