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Magalli-Volpe, parte la querela: "Lo devo a me stessa e alla mia famiglia"

ROMA. “Lo devo a me stessa, a mio marito e mia figlia”.

Con questa motivazione, Adriana Volpe ha deciso di passare alle vie legali, querelando Giancarlo Magalli, dopo che il conduttore ha messo in discussione la sua carriera, affermando che "le donne forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni…".

In questi giorni, i due sono al centro di una accesa diatriba, partita quando la Volpe ha puntualizzato sull'età di Magalli in diretta tv.

Un atteggiamento che non è piaciuto a Magalli, che ha quindi definito la collega una "rompi...".

Da lì, il putiferio sui social.

Scrive la Volpe: "Sono senza parole, - si legge in queste ore su fanpage.it - non so chi mi ha dato la forza di andare fino in fondo alla puntata, mai avrei immaginato che Giancarlo Magalli potesse scendere a questo livello di offesa. Ha fatto capire che io lavorerei in Rai da venti anni grazie ad alcune raccomandazioni ‘particolari' insultando non solo me ma anche la stessa azienda che dunque selezionerebbe le sue conduttrici sulla base di ‘segnalazioni' totalmente estranee al merito. Sto andando dal mio legale per querelare Magalli: lo devo a me stessa, a mio marito, a mia figlia ed alla mia carriera costruita solo sulle mie gambe senza favori di letto".

Sui social, anche il popolo del web non si è risparmiato, attaccando Magalli, accusato inevitabilmente di "sessismo".

"Insulti vergognosi? – aveva infatti scritto Magalli, rispondendo ad un utente –. Ma hai visto quello che è successo o parli solo per sentito dire? Le ho solo detto che è una rompiballe e quello è un fatto, non un insulto. Poi lei, e forse questo ti ha coinvolto, ha cercato di farlo passare come un insulto alle donne, ma io ce l'avevo solo con lei, non con le donne che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni…".

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