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Pina Turco: io, parrucchiera in una Napoli colorata e pop

ROMA. Fare una coloratissima commedia pop d’autore «per raccontare una Napoli che sta faticosamente cercando di affrancarsi dall’immagine che ne restituiscono i media, volevo farla respirare un po'».

E’ stata la sfida di Stefano Incerti per 'La parrucchiera', con Pina Turco, Massimiliano Gallo, Cristina Donadio e Tony Tammaro, in sala dal 6 aprile con Good Films.

Protagonista, in un’ambientazione nei vicoli del capoluogo campano, dominata da musica (le canzoni sono dei Foja) e multietnicità, è lo scontro al femminile tra Rosa (Turco), mamma single e parrucchiera e la sua ex datrice di lavoro, Patrizia (Donadio), che non accetta l’addio della sua ex pupilla. Rosa, che se n'è andata dopo le ennesime avances del marito di Patrizia, Lello (Tammaro), decide di aprire con le sue migliori amiche, Micaela (Lucianna de Falco) e la trans Carla (l'esordiente Stefania Zambrano) un piccolo salone da parrucchiere, ma le difficoltà non mancano.

«E' una commedia con un risvolto un po' amaro, d’altronde i napoletani hanno una malinconia di fondo nel Dna. La nostra è una città con molte anime, e ognuna ha una sua forza e autenticità - dice Cristina Donadio che ritroveremo nella terza serie di Gomorra -. E’ vera quella di Gomorra ma anche quella delle persone qualunque, in una città piena di contraddizioni. La vedremo presto anche scenario de L’amica geniale, è un bacino di storie, vere e vissute».

Il film coprodotto da Skydancers e Rai Cinema in collaborazione con Mad Entertainment (realizzatrice di opere d’animazione come L’arte della felicità, e ora al lavoro su La gatta cenerentola) è la prima vera commedia di Incerti. Dai giornalisti arriva un riferimento al mondo di Almodovar: «Il paragone me lo prendo e mi fa piacere - dice -, mi sono ispirato anche a film al femminile come Caramel e Le donne del sesto piano». Il suo tentativo era «stemperare, raccontare un universo con una speranza possibile. Dopo sei sette film drammatico-tragici, per me è un cambio di marcia non indifferente».

Il film «è aperto varie letture - aggiunge -. Continuo a non voler raccontare eroi nè borghesi, ma la fascia di mezzo della società, nelle sue difficoltà quotidiane».

Pina Turco, compagna del regista Edoardo De Angelis è anche lei reduce dell’universo di Gomorra (nel ruolo della moglie di Ciro/Marco D’Amore): «nei miei personaggi avevo sempre pianto tanto, è la prima volta che sorrido. Questo è il mio primo lavoro con un taglio brillante ma profondo».

Per lei, dopo così tante rappresentazioni «solo un autore può restituire uno sguardo giusto su Napoli».

Le due donne protagoniste «le vedo come un unico personaggio a due volti. Quello duro di Cristina, e quello di Rosa, che nonostante tutto, non si arrende mai». Anche Tony Tammaro, comico e cantante demenziale «famoso solo in Terronia» dice, ha affrontato una sfida: è qui infatti al suo primo ruolo da cattivo: «Mi sono fatto dare qualche consiglio da Cristina - dice sorridendo -. E mi sono preparato guardando i film di Jack Nicholson».

Massimiliano Gallo (visto recentemente ne I bastardi di Pizzofalcone) nel film è Salvatore, amore di gioventù di Rosa e suo punto di riferimento.

«Siamo felici di restituire un’altra Napoli. Anche in Sirene, serie che ho girato per la Rai si vedrà in una veste bellissima. Napoli è fatta di mille colori come diceva il grande Pino (Daniele, ndr), volerla collocare è un errore di chi non vuole capirla o non ha interesse a conoscerla».

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