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Protesta in Paraguay, il Parlamento dato alle fiamme: una vittima

ASUNCION. Almeno un giovane è morto durante le proteste scoppiate ad Asuncion, la capitale del Paraguay, contro un progetto di riforma costituzionale che permetterebbe la rielezione di presidenti ed ex presidenti. Lo riferiscono i media locali.

Nella notte, un gruppo di manifestanti ha invaso la sede del Parlamento e provocato scontri con la polizia. Unità antisommossa hanno eseguito cariche, usato idranti e fucili a pallettoni per cercare di disperdere i manifestanti, che a loro volta hanno lanciato pietre e bottiglie contro le forze dell'ordine, e sono entrati nel recinto parlamentare, dove hanno appiccato un incendio.

Il capo del partito liberale all'opposizione, Efrain Alegre, ha detto che un giovane è rimasto ucciso negli scontri, mentre diverse altre persone, tra cui alcuni politici, sono rimaste ferite.

La protesta è scoppiata dopo che si è diffusa la notizia che 25 senatori pro governativi e dell'opposizione hanno svolto una "sessione parallela" della Camera alta nella quale hanno approvato all'unanimità la riforma costituzionale, dopo aver modificato il regolamento, che prevedeva una maggioranza di almeno 30 voti per poterla portare a termine.

Questa riforma è nata da un accordo fra l'attuale presidente Horacio Cartes (centrodestra) e il suo predecessore Fernando Lugo (centrosinistra), che grazie ad essa potrebbero presentarsi come candidati alle elezioni del 2018. La riforma deve ancora essere approvata dalla Camera dei deputati.

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