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Vespa e prodotti Ue nel mirino di Trump, dazi contro il no al manzo Usa. Il Vaticano: ci ripensi

WASHINGTON. Sta creando un vero e proprio terremoto finanziario e politico l'ipotesi valutata dall'amministrazione Trump di imporre dazi doganali punitivi del 100% sugli scooter Vespa (Piaggio), l'acqua Perrier (Nestlè, che produce anche la San Pellegrino) e il formaggio Roquefort in risposta al bando Ue sulla carne di manzo Usa di bovini trattati con gli ormoni: lo scrive il Wall Street Journal.

Il titolo della Piaggio perde il 4% in borsa e sull'argomento è intervenuto anche il Vaticano che ha espresso "preoccupazione" e spera che Trump cambi le sue politiche.

Dietro la misura ci sarebbero le proteste dei produttori di carne di manzo americani, secondo i quali l’Ue non ha aperto abbastanza i propri mercati alla loro carne di manzo non trattata con gli ormoni, come prevedeva un accordo del 2009.

Il titolo Piaggio perde il 4% in Borsa, a 1,79 euro. La notizia «non è positiva - commentano gli analisti Mediobanca - ma restiamo cauti fino a quando» non sarà ufficializzata. Il report ricorda che «le vendite di Piaggio negli Usa ammontano a circa il 5% del giro di affari annuale» e che sono «tutte rappresentate da importazioni, in quanto la società non ha fabbriche negli Stati Uniti». Gli analisti di Banca Akros ritengono la notizia «potenzialmente negativa», ma ricordano che «non è la prima volta che circolano rumors analoghi».

La notizia dei dazi del 100% sui prodotti europei non coglie di sorpresa e, in particolare, non preoccupa la Piaggio che, secondo quanto riferiscono fonti vicine all’azienda. A metà febbraio l’azienda ha partecipato assieme al CEO dell’AMA (American Motorcyclist Association) e ai responsabili di BMW, Ducati, KTM, Husqvarna a un 'public hearing' presso gli uffici dell’U.S. Trade Representative per
spiegare le possibili ricadute sull'economia e sull'occupazione locale. Per il gruppo Piaggio peraltro il mercato americano complessivo corrisponde a meno del 5% del fatturato.

Le decisioni del presidente Trump "preoccupano" il Vaticano, «ma per fortuna - dice il card. Peter Turkson, capo dicastero per lo Sviluppo umano integrale - anche negli Stati Uniti ci sono voci di dissenso, voci contrarie, in disaccordo esplicito contro le posizioni di Trump: il suo bando contro le immigrazioni è stato bloccato da un avvocato delle Hawaii». «E' un segno - spiega - che ci può essere un’altra voce e si spera che tramite i mezzi politici mano a mano Trump stesso  cominci a ripensare alcune sue decisioni». «Contiamo anche sull'azione di lobby della Chiesa Usa».

Il caso, commenta il Wsj, dovrebbe fornire un primo squarcio sul grado di aggressività che la nuova amministrazione intende adottare nei confronti dei suoi partner commerciali. Già in campagna elettorale Donald Trump aveva attaccato la politica commerciale degli Stati Uniti minacciando più volte di colpire le principali economie mondiali - come la Cina - con pesanti dazi per presunte violazioni dei trattati commerciali.

Il Congresso Usa ha approvato una legge nel 2015 che rende più facile l'applicazione di dazi punitivi: sarà uno tra i primi compiti di Robert Lighthizer - il rappresentante Usa per il commercio estero nominato da Trump - decidere sui super-dazi nei confronti dei prodotti Ue se verrà confermato dal Senato.

Il valore delle importazioni sotto esame è comunque relativamente basso, commenta il Wsj ricordando che secondo il Wto gli Usa possono imporre dazi punitivi solo su importazioni per un valore di circa 100 milioni di dollari. Tuttavia, già nel Paese e' partita una campagna per scongiurare il pericolo dei super-dazi nel settore delle motociclette di piccola cilindrata provenienti dall'Ue, come appunto la Vespa o le moto da cross prodotte dalla svedese Husqvarna Group e dall'austriaca KTM-Sportmotorcycle. Timori sono stati espressi anche dalla Confederazione dei produttori del formaggio roquefort.

Solo pochi giorni fa l'Ue aveva reagito ai "rigurgiti nazionalisti" del tycoon siglando un accordo con il Canada ma è anche vero che di recente Trump ha fatto delle aperture, negando una politica protezionista tout court e ipotizzando l'inserimento del Ttip tra gli accordi bilaterali che potrebbe essere disposto a firmare.

Al di là dell'accordo di libero scambio, il nazionalismo trumpiano, come ha più volte ribadito Gentiloni "potrebbe essere non solo un rischio per l'Europa, ma anche un'opportunità", se Bruxelles avrà "coraggio, forza e unità" per coglierla.

«Penso che di fronte a queste situazione anche l’Europa dovrebbe fare sentire con forza la propria voce. E’ necessario contrastare certe scelte di Trump, non solo sul terreno politico ma anche culturale. Prima i muri adesso il protezionismo». Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Pontedera (Pisa), Simone Millozzi, commentando le indiscrezioni relativi alla possibile introduzione di dazi punitivi per i prodotti europei, tra cui la Vespa della Piaggio, allo studio dell’amministrazione Usa.
«Questa situazione - ha aggiunto Millozzi - è molto preoccupante e necessita di una risposta altrettanto netta, perché è chiaro che certe soluzioni protezionistiche potrebbero innescare un guerra commerciale al ribasso che avrebbe riflessi negativi sui lavoratori ma anche sui consumatori. Inoltre, da anni invito i governi nazionali ad attivare politiche di sostegno alla manifattura italiana, anche se la scarsa attenzione su questo comparto mi pare che continui ad esserci».

«La qualità non ha frontiere: dazi, protezionismi, chiusure non possono essere
barriere che mettono un freno, un muro alla qualità. La qualità è crescita e benessere per tutti». Lo ha detto il Premier Paolo Gentiloni intervenendo alla cerimonia della consegna della nave da crociera Majestic Princess. Da questo punto di vista, Gentiloni ha sottolineato che nell’attività di Fincantieri «c'è la qualità italiana, dobbiamo essere riconoscenti perchè coinvolge centinaia e migliaia di piccole e medie imprese italiane».

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