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"Il killer di Londra ha agito da solo", per la polizia non ha avuto complici

ROMA. Khalid Masood, il killer dell’attacco  a Londra, «ha agito da solo": lo afferma la polizia londinese, spiegando che ad oggi non sono emersi legami con i network del terrorismo.

«Crediamo che Masood abbia agito da solo, le ragioni forse non le sapremo mai», ha detto uno dei commissari responsabili delle indagini, Neil Basu, citato dai media britannici.

L’attacco, precisa la polizia, è durato in tutto 82 secondi. Delle 11 persone arrestate 9 sono state rimesse in libertà. «Non sembra che Masood abbia avuto complici», afferma la polizia.

L’uomo di 52 anni, nato in Inghilterra, convertito all’Islam e padre di tre figli, che mercoledì, alla guida di un suv, ha trasformato il Westminster Bridge in un micidiale tiro a segno di pedoni e ha accoltellato poi a morte il poliziotto Keith Palmer davanti al parlamento del regno per essere finalmente abbattuto dal fuoco di un agente.

Il numero delle vittime, attentatore compreso, è salito a cinque dopo il decesso in ospedale d’un 75enne investito. Mentre i feriti sono una cinquantina, due dei quali in condizioni critiche, e resta incosciente - seppure «stabile» - la giovane turista romena Andreea Cristea scaraventata dalla vettura killer nel Tamigi, con un volo spaventoso oltre il parapetto, e operata ieri per la rimozione di un coagulo di sangue al cervello.

In queste ore ad alimentare la polemica sui media britannici è l'imbarazzante filmato completo, spiattellato dal Sun, della caotica evacuazione di Theresa May da Westminster nei minuti dell’attacco.

E nell’occhio del ciclone è pure il comandante ad interim di Scotland Yard, Craig Mackey, fra i primi a lasciare la scena durante l’emergenza, con tanto di replica piccata del suo numero 2 contro i «critici in poltrona».

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