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Formula Uno, alba rossa in Australia: trionfa Vettel

MELBOURNE. Vincere e convincere dando la sensazione che il 2017 potrebbe essere l’anno giusto per la Ferrari e Sebastian Vettel. Dopo il titolo di campione d’inverno conquistato tra scaramanzia e pretattica e la prima fila in griglia di ieri, la Rossa toglie finalmente la maschera trionfando nel primo Gran Premio della stagione all’Albert Park di Melbourne.

A riportare Maranello sul gradino più alto del podio, a oltre un anno di distanza (il 20 settembre 2015 a Singapore l’ultima vittoria del Cavallino) è Sebastian Vettel, l'erede designato di Michael Schumacher, che oggi si è ripreso la SF70H ribattezzata 'Ginà sfogando tutta la sua gioia tra frasi in italiano e salti in braccio ai meccanici.

E a rendere indimenticabile la giornata per il Bel Paese, salutata su twitter anche dal premier Paolo Gentiloni con un:  "Grandissima #Ferrari. L'Italia che torna a vincere" - , è l’esordio nel Circus dell’era americana e delle novità tecniche (gomme extralarge e aerodinamica spinta) di un pilota italiano dopo sei anni di assenza: il pugliese di Martina Franca Antonio Giovinazzi realizza il suo sogno guidando una Sauber fino al dodicesimo posto con la speranza di non svegliarsi mai.

A doversi destare per forza è, invece, dopo tre anni di dominio totale la Mercedes che, per la prima volta, si mostra un pò fragile ed è emblematica l’immagine in tv del team principal Toto Wolff che sbatte il pugno sul tavolo nel box in segno di stizza per il sorpasso di Vettel a Lewis Hamilton.

Era il giro 24 e la Ferrari del quattro volte campione del mondo, appena sostituite le gomme ultra soft con le soft, rientrava in pista davanti alla Mercedes del rivale inglese frenato dalla Red Bull del terribile Max Verstappen. Era l’inizio del trionfo per la Rossa che dalla sosta in poi corre senza problemi e con un ritmo da campione del mondo verso la prima vittoria stagionale.

Eppure l’inizio del Gp non era stato così agevole per Vettel che, con Hamilton schizzato davanti a tutti dalla pole position, si era dovuto difendere a denti stretti dagli assalti di Valtteri Bottas arrivato in Mercedes per far dimenticare il più in fretta possibile Nico Rosberg. Ma, una volta attestatosi in seconda posizione, il tedesco della Ferrari si è messo a macinare giri veloci dimostrando di poter lottare alla pari con la Mercedes di Hamilton ed al momento del primo pit, anche grazie alla bravura e alla velocità dei meccanici in rosso, è riuscito a prendere il comando del Gran Premio d’Australia per non lasciarlo più fino alla bandiera a scacchi.

Buona, ma non perfetta la gara dell’altro ferrarista Kimi Raikkonen che, difesa la sua quarta posizione dai timidi assalti negli ultimi giri da parte della Red Bull di Verstappen, ha chiuso la sua corsa ai piedi del podio dietro anche alla Mercedes di Bottas.

Illustre assente nel primo appuntamento del 2017 la McLaren che con l’ex ferrarista Fernando Alonso si ritira a pochi metri dal traguardo facendo capire che per il team inglese motorizzato Honda e il forte pilota spagnolo sarà un altro anno di transizione. Una bella doccia fredda per l’asturiano che ha dovuto assistere pure alla festa della sua ex scuderia.

Quella Ferrari con cui avrebbe voluto diventare campione del mondo e che quest’anno ha tutta l’aria di poter lottare davvero per riportare il titolo a Maranello dopo dieci anni. «Forza Ferrari, questa è per tutti noi, grande lavoro, grande macchina, con calma...», la liberazione in lingua italiana di Vettel che dalla sua magica notte di Abu Dhabi con la Red Bull alla super mattinata di Melbourne con la Rossa può già sognare la cinquina iridata sulle orme di un certo Schumi.

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